Ci sono delle novità circa il 15enne morto sushi lo scorso 23 novembre; la procura, infatti, ha disposto il sequestro preventivo per il ristorante all you can eat. A mettere in pratica il provvedimento sono stati i carabinieri del Nas, nella giornata di giovedì, di sera. Quanto riportato si evince dalla notifica posta all’ingresso del locale sito in via Bernini. Gli agenti si erano già stati sul luogo il giorno del decesso di Luca Piscopo
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15enne morto sushi: disposto il sequestro del locale
È stato, infine, disposto il sequestro del ristorante Sumo Sushi di piazza Vanvitelli. Come riporta il Corriere della Sera, il sequestro del ristorante è stato disposto predisposto d’urgenza dopo che in procura sono arrivati i dati sull’autopsia eseguita sul 15enne. Il referto pare che evidenzi nei tessuti del ragazzo il batterio della salmonella. La decisione del gip, sempre come riporta il Corsera, deve essere letta come il tentativo degli inquirenti di evitare altre possibili intossicazioni; esaminare il locale e le attrezzature per cercare altre tracce del batterio sopracitato e, infine, verificare che gli abbattitori – necessari per rendere commestibile il pesce crudo – funzionino correttamente.
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I reati contestati
La famiglia Piscopo chiede di avere giustizia e vuole capire come sia morto il 15enne.
La madre di Luca, Rosaria Borrelli, ha rilasciato alcune parole al Mattino:
“Mio figlio stava bene, era in salute e non aveva particolari patologie pregresse. Era un ragazzo in gamba e solare. Un adolescente speciale. È andato a scuola, aveva partecipato a una sorta di gita extramoenia poi il gruppo della sua classe si era sparpagliato. Aveva scelto di andare al ristorante di sushi, a mangiare pesce crudo, era accanto a tre amiche di classe”. Anche quest’ultime hanno accusato dolori che, attraverso ulteriori analisi, hanno accertato che erano dovuti al batterio della salmonella. Quest’ultimo solo in rari casi porta alla morte.