21 marzo: ad Avellino 24° giornata della memoria e dell’impegno

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21 marzo

AVELLINO – Ogni anno, il 21 marzo, primo giorno di primavera, Libera celebra la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. In contemporanea, il lungo elenco di circa mille nomi viene recitato in 4.000 città italiane. (Leggi anche: Legalità: arriva il 3° concorso “Nonno Mariano”) Quest’anno Avellino è fulcro della Campania mentre l’evento nazionale si svolge a Padova. Associazioni, scolaresche, istituzioni, familiari delle vittime, cittadini comuni, tutti marciano in nome della giustizia sociale.

21 marzo, primavera di verità e giustizia

21 marzoDurante la celebrazione del primo anniversario della strage di Capaci, una donna in lacrime si avvicina a don Luigi Ciotti, presidente e fondatore di Libera. “Perché il nome di mio figlio non lo dicono mai?”. È la mamma di Antonino Montinaro, caposquadra della scorta di Giovanni Falcone. Un grido di dolore quando alla vittima viene negato il diritto di essere ricordata con il proprio nome. Così, dal 1996 diventa annuale l’appuntamento in cui vengono ricordate nome per nome tutte le vittime. “Il primo obiettivo – ricorda don Luigi Ciotti – è la vicinanza alle famiglie di chi ha perso la vita. Non si tratta di una celebrazione, ma di memoria che si traduce in impegno e responsabilità“. Il 1° marzo 2017, con voto unanime, la Camera dei Deputati approva la proposta di legge che istituisce e riconosce il 21 marzo quale “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”.

Annalisa Durante, libri donati in suo onore

Avellino, orizzonti di giustizia sociale

Partenza dal Piazzale dello Stadio Partenio, arrivo in Piazza Libertà. Sulla facciata del Palazzo della Provincia, le foto di alcune delle vittime campane. 21 marzoAvellino è stata scelta per testimoniare l’impegno dell’intera regione nel contrasto alle camorre. Per accendere i riflettori e superare le rappresentazioni distolte della provincia. Dal palco i saluti di Antonio Iermano, figlio della vittima Aldo Iermano, che ringrazia alunni e istituzioni per il loro abbraccio. -Gesti che aiutano i familiari a trasformare la rabbia in speranza- . Seguono don Tonino Palmese, Presidente della fondazione Pol.is e Fabio Giuliani, referente regionale Libera Campania. “Quante volte non diciamo il nome!”, il suo monologo rivolto ai ragazzi, incita a prendersi il futuro, toglierlo dalle mani dei malfattori che, con la corruzione, precludono il destino agli onesti. Si prosegue con l’elenco di 1011 nomi. Vittime innocenti delle mafie, del terrorismo, delle stragi e del dovere.

“A loro e a tutte le vittime innocenti delle quali non abbiamo ancora notizie, va la nostra memoria e il nostro impegno per costruire orizzonti di giustizia sociale.

A queste parole, l’evento si chiude tra la commozione dei presenti in un interminabile applauso. Buon risveglio di primavera!