Abbraccio Giulia Tramontano – Sono da poco state rese note le ultimi immagini che ritraggono la 29enne poco prima di essere uccisa. Tra queste, risalta quella dell’abbraccio con la 23enne con cui l’omicida, Alessandro Impagnatiello, conduceva una relazione parallela. Ma non solo: nel fascicolo risalta anche la foto del luogo in cui l’uomo ha abbandonato i resti della compagna incinta al settimo mese. Recente è la notizia secondo cui, tramite autopsia, sono state riscontrare nel corpo della giovane donna delle tracce di topicida. Alessandro Impagnatiello, infatti, ha avvelenato l’acqua che Giulia Tramontano beveva.
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Abbraccio Giulia Tramontano: il gesto di conforto con l’altra compagna di Impagnatiello
Giulia Tramontano era riuscita ad intercettare la relazione tra i due, al punto tale di recarsi dalle 23enne per cercare di capire cosa stesse accadendo nella mente contorta del compagno. L’incontro tra le due ragazze è stato ripreso dalle videocamere di sorveglianza e solo ora gli inquirenti hanno resto note queste immagini. Nell’incontro tra le due è evidente una scena di grande tenerezza, quella di un abbraccio, volto a significare sostegno e coraggio. Nessuno sapeva che proprio quel fermo immagine sarebbe stato uno degli ultimi prima che l’omicidio venisse consumato. La 23enne, che era anche collega dello stesso Impagnatiello al Bamboo Bar, aveva invitato Giulia a dormire a casa sua quella sera. La Tramontano, tuttavia, aveva rifiutato in quanto era intenzionata a parlare con il proprio compagno.
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Abbraccio Giulia Tramontano: l’ultima immagine risale alle 19:06
Abbraccio Giulia Tramontanto – Tra i tanti fermo immagine reperiti di quella giornata, l’ultimo risale alle 19:06, non molto lontano dalla casa in cui la giovane viveva. E proprio nella sua abitazione, Giulia Tramontano è stata uccisa da Alessandro Impagnatiello con 37 coltellate. Stando agli ultimi rilevamenti dell’esame autoptico, risulta che il compagno la stesse già avvelenando da tempo. Avrebbe utilizzato del veleno per topi, ammoniaca e cloroformio. L’uomo, tramite falso nome, avrebbe acquistato queste sostante sul web per poi nasconderle in cantina.
Nel fascicolo della Procura di Milano sono presenti anche le ultime immagini che ritraggono l’omicida. Alessandro Impagnatiello viene così visto abbandonare i resti della propria compagna in un’intercapedine, dietro una fila di garage. In quello stesso posto, qualche ora dopo, l’uomo avrebbe condotto gli investigatori per permettere il ritrovamento del cadavere.