Afghanistan talebani decapitano pallavolista della nazionale Mahjubin Hakimi, la repressione inizia dallo sport. A raccontare la notizia è una sua allenatrice in anonimato ai media locali. La paura è talmente tanta che i genitori non avevano denunciato il fatto temendo ripercussioni. Da qui è emersa la paura di sportive e sportivi dall’arrivo dei talebani. L’imposizione dei loro atleti e la rimozione, con arresti e violenze, di quelli precedenti. Lo sport si annovera così tra le tante vittime dunque di questa guerra.
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Afghanistan talebani decapitano pallavolista: dalla paura alla denuncia
C’è tanta paura in Afghanistan da quando i talebani hanno preso il controllo di Kabul. Molti cittadini e cittadine hanno provato a fuggire, alcuni con successo altri senza. Tra questi anche molti sportivi da come emerge dal racconto dei fatti. Mahjubin Hakimi non sarebbe infatti l’unica vittima. La giovane pallavolista della nazionale decapitata potrebbe essere la seconda della sua squadra. Tutte le altre compagne hanno provato la fuga. Alcune invece si nascondono in giro per il paese temendo ripercussioni. Le imposizioni del governo talebano si sono riversate ovunque. Non solo sui tavoli della diplomazia ma anche su quelli dello sport.