Afragola rapina tabaccheria del posto. Il video delle videocamere di sorveglianza mostrano le immagini di terribile violenza ai danni el propietario. L’uomo è stato lasciato a terra sanguinando dalla testa.
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Afragola rapina tabaccheria: l’irruzione con i fucili
La rapina è avvenuta in una tabaccheria di Afragola il 28 settembre alle 7.20 di mattina, proprio all’orario di apertura. Dalle immagini si notano 3 individui incappucciati ciascuno con un fucile che puntano contro il propietario. Dopo essere entrati e aver distrutto il divisore, gli uomini si sono scagliati contro l’uomo. Uno dei tre con un sacco racimola i soldi dalle cassa, mentre gli altri due distruggono il negozio. Prima di andarsene con i fucili e altri oggetti trovati sul posto i rapinatori hanno picchiato a sangue il tabaccaio. Il propietario è stato lasciato dolorante a terra con una ferita sanguinante sulla testa.
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Afragola rapina tabaccheria: la denuncia di Francesco Emilio Borrelli
fonte: francescoemilioborrelli.eu
Il video della rapina e dell’aggressione sono stati condivisi sul profilo del consigliere di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli che ha commentato l’accaduto. “Siamo in guerra. Una guerra voluta da criminali e camorristi che colpisce la gente perbene e la sicurezza del territorio. Questi criminali non hanno remore ad entrare in azione e a puntare facili in faccia a uomini, donne, bambini ed anziani, non si fermano davanti a nulla. Con tutta questa gentaglia che se ne va in giro armata come non si può intervenire in maniera decisa e determinata con un nuovo e più efficace piano sicurezza? Da tempo gridiamo ai quattro venti che urgono più telecamere di sorveglianza e più agenti per le strade”.
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Afragola rapina tabaccheria: come un anno fa a Casavatore
Immagini tanto violente erano già purtroppo diventate virali in seguito ad una rapina in una pizzeria di Casavatore. Dove introducendosi con dei fucili i rapinatori avevano minacciato con le armi anche un bambino. Borrelli nella sua denuncia sui social ricorda anche gli eventi di Casavatore. “Ovviamente gli interventi vanno fatti anche in sede giuridica, bisogna dire basta alle pene irrisorie. Siamo in allarme rosso, non si può indugiare oltre”.
