Agcom vs influencer: strette in arrivo per gli influencer che operano in Italia. L’Agcom, l’autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ha stilato le nuove linee guida per gli imprenditori digitali. Il tutto avviene probabilmente dopo il caso Ferragni.
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Agcom vs influencer: nuove linee guida
In arrivo strette per gli influencer che operano in Italia. L’Agcom, l’autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ha stilato delle nuove linee guida. Queste hanno l’obiettivo di garantire il rispetto da parte degli imprenditori digitali sui servizi dei media audiovisivi, di comunicazioni commerciali e di tutela dei diritti della persona. In una nota l’Agcom sottolinea come sia diventato necessario un suo intervento in merito. Ciò avviene a causa di una crescente rilevanza e diffusione dell’attività degli influencer. Essi, infatti, sono definiti come soggetti che creano, producono e diffondono al pubblico contenuti audiovisivi. Su di essi vige una responsabilità editoriale, tramite piattaforme per la condivisione di video e social media. Le linee definiscono un insieme di norme indirizzate agli influencer operanti in Italia con almeno un milione di follower . Insomma, influencer che davvero esercitino un’influenza. Non solo.
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Agcom vs influencer: disposto tavolo tecnico
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Agcom vs influencer: parla l’Agcom
Intervistato da Repubblica, il presidente dell’Agcom Giacomo Lasorella ha subito spiegato queste nuove misure. Ha sottolineato che non hanno nulla a che fare con il caso di Chiara Ferragni, ma la tempistica è del tutto casuale. Comunque, ha detto: “Non personalizziamo. Studiamo la questione da prima che questo caso di cronaca avesse luogo. Le linee guida definiscono ora i comportamenti corretti degli influencer professionali. Di tutti gli influencer professionali. Ci lavoriamo da un anno. In un certo senso possiamo dire che il Far West è finito. Quando un influencer farà un video di natura commerciale, dovrà collocare la parola ‘Pubblicità‘” in grande e in maiuscolo, sul video stesso. La pubblicità occulta, che da tempo è vietata alla tv, ora sarà proibita anche sul canale YouTube dell’influencer. Il tetto del milione è quello che adottiamo in questa prima fase. Siamo pronti a cambiarla in qualsiasi momento.
Continua: “La legge attribuisce a ogni autorità delle competenze molto chiare. Quando avvisterà una pratica commerciale scorretta, sarà l’Antitrust a muoversi. Come ha fatto sul caso del pandoro di beneficenza. La pratica commerciale scorretta è sua diretta competenza. A noi spetta contrastare forme di promozione surrettizie, occulte, indirette”. Infine, ha concluso: “Vogliamo incontrare le celebrità della Rete, ma soprattutto gli influencer che sono sotto la soglia del milione. Il confronto e il dialogo permetteranno di precisare ancora di più, e in particolare ai pesci piccoli, le condotte legittime”.