Roma, aggressione razzista e omofoba sul tram: “Sei un finocchio, che schifo me fai!”

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Aggressione omofobia tram

Aggressione omofobia tram – Roma: uno dei passeggeri del tram 3 ha rivolto una sequenza di insulti omofobi verso un ragazzo. “Povera Italia, tra stranieri e finocchi”, ha urlato l’uomo. Il ragazzo, precedentemente, stava difendendo due donne asiatiche dagli attacchi razzisti del quarantenne. In un video, caricato sui social network dall’utente “tommasosangiorgio”, è stata ripresa tutta la scena dell’attacco che ha lasciato passeggeri e utenti senza parole.

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Aggressione omofobia tram: “Che schifo che me fai”

Aggressione omofobia tramAggressione omofobia tram – Nel 2021, si è costretti ancora ad assistere a scene cariche di odio e razzismo. L’ultima è stata quella a cui hanno assistito alcuni passeggeri in un tram della capitale. Un uomo ha rifilato una sequela di insulti nei confronti di due donne asiatiche e del ragazzo che le stava difendendo. “Povera Italia. Tra stranieri e finocchi. Lo vedi che sei un finocchio? Lo ammetti pure. Mamma mia, che schifo. Non ti posso mettere le mani addosso perché è come metterle a una donna, anzi peggio. Che schifo che me fai”. Sono state queste le parole destinate al giovane seduto nel tram.

A riprendere la scena è stato un altro ragazzo, che ha deciso di caricare il video sui social network per denunciare l’accaduto.

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Aggressione omofobia tram: la denuncia dell’utente

Aggressione omofobia tram
#diamociunamano
Campagna social promossa da artisti e personaggi della cultura italiana a sostegno del Ddl Zan
Ph: Roberto Improta

Aggressione omofobia tram – L’utente che ha ripreso la scena, “tommasosangiorgio”, ha deciso di caricare sui propri canali social il video che lascia senza parole.

Roma. Salgo sul tram 3 con la musica in cuffia. Stavo semplicemente andando dal mio parrucchiere. Ad un certo punto, inizio a notare un po’ di agitazione intorno a me e tolgo la musica. Un uomo sulla quarantina stava insultando pesantemente due donne di origine asiatica ed un ragazzo le stava difendendo. Dal razzismo, l’uomo passa all’omofobia iniziando ad insultare il ragazzo, anche con minacce esplicite di aggressione. ‘Vieni de fori, te sfonno la faccia’. Così decido di intervenire (e di riprendere, per tutelarci) in difesa di quelle due donne e del ragazzo. E anche per intimidire l’uomo. E questo è stato il nostro scambio di parole. Ma continuiamo a dire pure che il DDL Zan limita la libertà d’espressione, che non serve a niente, che non è una priorità e altre bugie simili. La verità è che situazioni del genere capitano ogni singolo giorno, a tutti. A me oggi, a chi non è più in vita per raccontarlo ieri e a tuo figlio domani.

Nelle stories, l’utente ha spiegato che non è la prima volta in cui assiste ad episodi del genere. “La cosa non mi tocca. Ma mi da fastidio quando queste cose le dicono i politici o chi ci governa”, ha spiegato riferendosi alle critiche contro il DDL Zan.

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