AIDS: oggi è la giornata mondiale contro questa malattia che vede infetta sempre più persone. Nei paragrafi seguenti dedichiamo alcune righe per sensibilizzare su un tema che non sempre ha la voce che si merita. In questo periodo è giusto ricordare che non è bene solo prevenirsi da un’infezione da coronavirus. Infatti esistono molte altre malattie letali.
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AIDS e HIV: cosa sono?
Spesso si confondono queste due sigle che sono, sì collegate, ma hanno significati diversi:
- HIV (Human Immune deficiency virus) ovvero il virus dell’immunodeficienza umana. È un retrovirus che attacca i globuli bianchi dell’organismo;
- AIDS (Aquire Immune Deficiency Syndrome) è la sindrome dell’immunodeficienza acquisita grazie alla presenza del virus HIV nell’organismo.
L’AIDS è un nemico spesso invisibile che può non farsi notare per molto tempo. Sono tanti infatti, i casi in cui persone che hanno contratto l’HIV sono riuscite a vivere per anni senza sintomi. Nel momento in cui viene contratto il virus, che è appunto un retrovirus, questo agisce sul nostro organismo attaccando i globuli bianchi. Così chi ha l’AIDS in uno stadio avanzato può morire anche per una banale malattia.
Il virus dell’HIV si trasmette in qualsiasi stadio della malattia attraverso lo scambio di fluidi corporei infetti. Proprio grazie a questo metodo trasmissivo si è aggiudicato il titolo di “malattia del sesso” o “sessualmente trasmissibile”.
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AIDS e HIV: ecco qualche numero.
Attualmente, stando al rapporto UnAids (il programma dell’ONU per l’AIDS/HIV) sono 37,9 milioni le persone che hanno contratto il virus. Di queste 1,8 milioni sono minorenni. Dall’inizio della pandemia (fine 2019) da COVID-19 sono 75,7 milioni, le persone infettate da HIV (rapporto a giugno 2020).
I dati statistici rilevano una media di 1,7 milioni di nuovi casi all’anno e, dato in diminuzione, una media di 770.000 decessi all’anno.
Tanti i programmi e le campagne di sensibilizzazione per la lotta contro questo male. Il Centro Europeo per il Controllo delle Malattie Infettive (ECDC), ha proprio recentemente stilato la “Dichiarazione Europea di Dublino”, un programma di prevenzione che valuta il rischio dei migranti rispetto all’HIV. Una linea guida da seguire per tutti i paesi dell’UE.
L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) dalla sua ha creato una valida campagna di sensibilizzazione sull’argomento, in collaborazione con il Ministero della Salute.
AIDS, come prevenire il contagio
- Usare il preservativo per ogni rapporto e il dental dam per i rapporti orali;
- Assumere correttamente la profilassi pre esposizione;
- Condurre una relazione monogama o quantomeno esclusiva.
L’HIV può essere facilmente trasmissibile per via sessuale ed è bene essere protetti, soprattutto con partner saltuari.
Un male invisibile, quello dell’Aids, che deve essere curato con delle terapie antiretrovirali dolorose e sfiancanti. Circa 24,5 milioni di persone hanno avuto accesso a queste cure (dati Unaids 2019), che sono sempre più sofisticate anche grazie alla tecnologia. Il rischio di avere un rapporto occasionale è principalmente quello di infettare, anche inconsapevolmente, il partner successivo.
Con l’HIV non si scherza. Stay safe!