Un uomo brasiliano potrebbe essere il primo paziente affetto da Aids guarito senza ricorrere al trapianto di midollo. L’uomo, infatti, è stato sottoposto a una terapia che prevede un nuovo mix di farmaci sperimentale. Per i medici è presto per parlare di cura, ma i risultati fanno ben sperare per il futuro.
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Aids: siamo vicini alla cura?
La buona notizia viene dal Brasile. Il paziente malato di Aids, un uomo brasiliano di 36 anni, è risultato negativo ai test da marzo 2019. Si tratta della prima persona affetta da Aids che guarisce grazie all’uso esclusivo di farmaci. L’uomo, sieropositivo dal 2012 al 2020, è stato inserito in un percorso di sperimentazione terapeutica mirata a debellare il virus dalle “riserve” che si formano nelle cellule. Tramite questi serbatoi, il virus rimane quiescente all’interno del paziente, per ritornare ad attaccare non appena s’interrompono le cure tradizionali.
Il mix di farmaci antiretrovirali e nicotinamide (vitamina B3) ha sconfitto definitivamente il virus. Dopo la terapia e l’interruzione del farmaco, il paziente è stato tenuto sotto controllo per un anno. Tramite dei test periodici, ogni tre settimane, il suo sangue è stato analizzato ed è sempre risultato negativo.
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Il parere dei medici
L’effetto dei farmaci è quello di stimolare il virus durante la sua fase latente, in modo che il sistema immunitario possa individuarlo e debellarlo.
Il professore Steven Deeks, esperto di Hiv e Aids dell’Università della California di San Francisco, ha definito la storia del “paziente di San Paolo” spettacolare. Tuttavia, ha sottolineato – proprio come il professor Diaz – che non si può ancora parlare di cura o guarigione, poiché su 4 pazienti coinvolti nel programma solo quello brasiliano ha riscontrato esiti positivi.
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Cure per l’Aids
Si tratta di un intervento costoso che potrebbe comportare diverse complicazioni, una soluzione poco pratica per i milioni di persone affette da Aids. Dopo il trapianto non è più necessario l’utilizzo di farmaci antiretrovirali.
Una volta testata l’effettiva efficacia del mix di farmaci in via di sperimentazione, potrebbe aprirsi una nuova strada per arrivare alla cura di HIV e Aids, alla portata di tutti.