Allarme peste suina Italia. La situazione del nostro paese sarebbe catastrofica. A rischio 100mila posti di lavoro. L’epidemia si espande sempre più a causa delle errate misure varate dal governo quando si manifestarono i primi casi nel 2022
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Allarme peste suina Italia: a rischio l’industria agroalimentare
Allarme peste suina Italia. L’industria agroalimentare, una delle più importanti per il nostro Paese, si trova a fronteggiare l’ennesima grande minaccia per il settore. Oltre agli effetti del cambiamento climatico, alle proteste degli ambientalisti e alle criticatissime nuove norme europee ora l’industria dovrà fronteggiare anche la P.S.A. L’acronimo sta per Peste Suina Africana. Si tratta di una malattia virale dei suini che ha un elevatissimo tasso di mortalità. I primi casi di P.S.A. in Italia vennero segnalati in Liguria a inizio 2022. Ma si trattava di infezioni legate solo ai cinghiali selvatici. A distanza di due anni la P.S.A. è arrivata anche negli allevamenti dei maiali domestici. Il propagarsi di questo virus potrebbe avere degli effetti catastrofici sull’intera produzioni e metterebbe a rischio migliaia di posti di lavoro
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La situazione è catastrofica: ecco alcuni dati
Ogni giorno in Italia vengono individuati nuovi focolai di P.S.A. negli allevamenti. La zona più colpita dal virus è una vastissima area del Nord Italia. Il rischio concreto è che l’intero comparto suinicolo possa entrare in crisi totale. Per capire le dimensioni del danno che il virus potrebbe generare ecco alcuni dati. L’intero settore in totale ha un valore pari a circa 20 miliardi di euro ed occupa all’incirca 100mila persone in tutta la filiera. Considerando il diffondersi del virus molti paesi come Cina; Giappone; Taiwan; Cuba e Messico hanno già bloccato le importazioni di salumi dall’Italia. Molti altri paesi potrebbero aggiungersi alla già lunga lista qualora l’epidemia dovesse continuare a espandersi a macchia d’olio. E’ chiaro dunque che il danno economico sarebbe enorme e molti posti di lavoro potrebbero essere a rischio
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La P.S.A. come il COVID oppure evento prevedibile?
La situazione catastrofica che la filiera suinicola sembra apprestarsi a vivere poteva essere evitata. Al contrario del Covid infatti la Peste Suina Africana è una malattia molto nota agli esperti. I primi casi in Italia sono stati rilevati nella provincia di Genova già nel 2022. Purtroppo da allora i Governi che si sono susseguiti e che hanno anche nominato ben tre commissari straordinati sembrano aver sempre preso sotto gamba la situazione. A confermare questa ipotesi ci sarebbe un recente report della Commissione Europea. Il documento sosterrebbe che le misure adottate dall’Italia per contenere l’epidemia siano state gravemente insufficienti e scoordinate. Pare che questi errori abbiano persino favorito il propagarsi del virus
