Allattamento al seno: “Io ciuccio dove mi pare” sfida il più antico dei tabù

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allattamento congedo

Ci consideriamo emancipati e moderni eppure, ancora oggi, non riusciamo ad affrontare senza imbarazzo questioni come mestruazioni, allattamento al seno o aumento di peso. Molto spesso i cambiamenti fisiologici del nostro corpo sono motivo di vergogna, perché contrari a costrutti sociali. L’allattamento al seno è un momento speciale per mamma e bambino, un legame unico e una fonte importantissima di nutrimento e contatto umano per il piccolo. Tuttavia, allattare in luoghi pubblici, lontano dall’intimità di casa propria, è ancora considerato un tabù. La campagna “Io ciuccio dove mi pare” sfida ogni remora e invita mamme e istituzioni a lavorare insieme, perché l’allattamento in luoghi pubblici non sia più considerato sconveniente.

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Allattamento al seno: un tabù ancora da sfatare

Iallattamentoo ciuccio dove mi pare” nasce da un’idea della fotografa potentina Claudia Marone. La campagna vuole sensibilizzare  sull’allattamento al seno in pubblico. Sono tante le donne che vivono questo momento con imbarazzo, pur essendo una delle cose più naturali e belle che ci siano. Il corpo delle donne è ancora considerato soprattutto nella sua dimensione sessuale.

Esporre il seno per allattare un bambino attira sguardi indiscreti e commenti che costringono le mamme a scegliere di allattare solo in casa. Addirittura, c’è chi cambia stanza e si isola, se in casa ci sono ospiti. Inoltre, benché il Ministero della Sanità sostenga l’allattamento al seno perché salutare per i bambini, il mercato del latte artificiale e il bigottismo remano in senso contrario.

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La campagna

ciuccioLa fotografa Claudia Marone ha immortalato diverse mamme intente ad allattare in luoghi pubblici. Donne e bimbi sono sereni e complici. Le foto suscitano un’immediata tenerezza per uno dei gesti più spontanei del mondo. Sono un invito a riconsiderare l’allattamento al seno come un aspetto naturale del rapporto madre-figlio.

Non c’è nessuna implicazione sessuale. L’allattamento soddisfa una necessità del bambino e non dovrebbe esporre la madre a occhiate e pettegolezzi. La campagna ha conquistato la Basilicata e ha coinvolto diverse città lucane, sostenendo anche l’apertura di un centro allattamento, in collaborazione con l’AVIS (Associazione Volontari Italiani del Sangue) di Potenza. Ora si appresta a raggiungere altre regioni italiane. Di recente è arrivata a Firenze, dove il sindaco si è fatto ritrarre circondato da donne che allattano.

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“Io ciuccio dove voglio” per dire sì all’allattamento in pubblico

allattamentoLa speranza è che la campagna “Io ciuccio dove mi pare” raggiunga tutto il Paese, stimolando dialogo e informazione. Cosi, le neomamme potranno liberarsi dall’imbarazzo e affrontare l’allattamento in maniera più serena.

Le fotografie di “Io ciuccio dove mi pare” sono un inno alla meraviglia della quotidianità. Mostrano donne serene che affrontano situazioni di tutti i giorni assieme ai propri figli, senza timore. Sono un invito alla libertà e alla bellezza, perché prendersi cura di qualcuno è sempre una cosa meravigliosa.

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