Alternative Twitter – L’acquisto di Twitter da parte di Elon Musk sta monopolizzando le notizie su tecnologia e social e ha scatenato un effetto domino che sta coinvolgendo moltissime piattaforme solo apparentemente di seconda fascia ma che con la caduta dell’uccellino blu stanno ricevendo un incremento di utenti davvero insperabile. È ora i fare quindi una ricapitolazione. Cosa sta succedendo a Twitter? Chi ci sta guadagnando? E soprattutto, dove andare se si è in disaccordo con Elon Musk?
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Alternative Twitter – Cosa sta succedendo all’uccellino blu?


Dopo un tira e molla durato diversi mesi, Elon Musk ha definitivamente acquisito la maggioranza di Twitter. Le sue rivoluzioni, tra annunci e promesse, hanno portato un bel po’ di scompiglio sui social e il magnate sudafricano (ma naturalizzato statunitense) ha mantenuto in pieno la sua nomea di personaggio estremamente diviso.
Dai licenziamenti di massa alla vendita della spunta blu (che certificava i profili ufficiali) alla modifica del carico di lavoro per un social “extremely hardcore“, la nuova gestione del Musk-averse (splendida definizione della testata americana The Verge) ha provocato un vero terremoto. Nell’ordine si sono avute:
- Dimissioni in massa;
- Uffici chiusi per protesta;
- ingegneri in fuga;
- Ultimo, ma solo in ordine di tempo, la proiezione pubblica di insulti a Musk sulla facciata della sede di San Francisco di Twitter.
L’addio dell’autorevolezza e dell’autorità di Twitter ha convinto molti utenti a cercare dei social alternativi. Ma chi sta davvero guadagnando da questo esodo?
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Alternative Twitter – Ecco i nuovi social
Partiamo ovviamente da Mastodon, l’alternativa decentralizzata open source di Twitter. L’app ha triplicato i suoi utenti da quando Musk è entrato in Twitter. La prima cosa da sapere è che non ti unisci direttamente a Mastodon, ma la piattaforma ha una serie di server a cui puoi unirti. Li puoi cercare per lingua, per argomento o per altri parametri.
Ogni server ha i suoi parametri di moderazione (anche se ci sono alcune regole base per tutti i server). Puoi scrivere fino a 500 caratteri e allegare immagini, video o audio. Per chi vuole unirsi, ecco il link per entrare. Ma prima noi vi segnaliamo una piccola guida per questo mondo un po’ diverso.
Alternative Twitter – Tumblr e CounterSocial
Alternative Twitter – A prendere i fuoriusciti da Twitter non poteva non esserci anche Tumblr. Soprattutto sul lato microblogging, Tumblr è sicuramente uno dei nomi più famosi per chi ama condividere i suoi pensieri in rete. La piattaforma, nata nel 2007 e famosa soprattutto per le sue immagini e i suoi contenuti sentenziosi, ha visto in America le sue iscrizioni aumentare di oltre il 100% da quando Musk ha acquisito Twitter. L’app ha una versione gratuita e una a pagamento (senza pubblicità). Ecco il link per entrare su Tumblr.
Infine, in questa breve carrellata, c’è Counter Social. Counter Social, che ha visto le sue installazioni globali schizzare alle stelle (oltre il 1000%) dopo l’avvento del Musk-averse, è un’app molto ambiziosa. Si vanta infatti di essere il primo social senza bot, senza notizie false, senza pubblicità e senza bot, tanto da bandire paesi come la Corea del Nord che spesso è l’origine di questi bot.
Inoltre promette un’esperienza desktop impareggiabile. Infatti la pagina principale è a colonne, che possono essere rese fisse o mobili dall’utente. Le colonne possono essere personalizzate per argomento, o per le voci da seguire; inoltre gli aggiornamenti possono essere organizzati per inserimenti o nuove notifiche. Anche in questo caso c’è una versione gratuita e una con abbonamento mensile (4,99 dollari al mese) che contiene sicurezza aggiuntiva e un aspetto di realtà aumentata, oltre alla possibilità di entrare in feed speciali. Ecco il link per entrare.
Chi vincerà, insomma, la sfida del dopo Twitter? Noi non smetteremo di tenervi aggiornati.