VILLARICCA – Nel 2010 nasce l’Associazione AMNESIA, per l’esigenza di aiutare le famiglie di persone affette da demenza a conoscere e gestire meglio la malattia. Presso la sede, in corso Italia 395, iniziano i corsi di formazione rivolti alle diverse professioni su come gestire casi del genere, soprattutto di Alzheimer. (Leggi anche : Nutri-Rare a Città della Scienza: 12° giornata dedicata alle malattie rare) Il comune di Villaricca, dal 2017, ha aderito al Dementia Friendly diventando uno dei 16 comuni italiani a istituire una comunità amica delle persone affette da demenza. L’impegno è di sensibilizzare la cittadinanza sull’Alzheimer e sostenere le persone che ne soffrono.
Alzheimer, perché spaventa tanto?
Identifica i 10 segni premonitori dell’Alzheimer
Capita a tutti di avere momenti di confusione. Non spaventarti, è normale! Attenzione se i seguenti sintomi sono frequenti durante la giornata:
- Perdita di memoria:Â dimenticare nomi e date. ripetere la stessa domanda.
- Difficoltà  nella pianificazione o risolvere problemi:
avere difficoltà nel ricordare una ricetta abitudinaria o non ricordare con quale sequenza ci si vesta. - Difficoltà  a completare compiti familiari: dimenticare, ad esempio, le regole di un gioco o di come si guida l’auto.
- Disorientamento:Â perdere totalmente l’orientamento, non riconoscere luoghi comuni, data, stagione, orario.
- Difficoltà visuo-spaziali: problemi di rappresentazioni visive, nel gestire le distanze, nel riconoscere colori (come del semaforo)
- Difficoltà a trovare le giuste parole: nominare gli oggetti con altri nomi o non ricordare come proseguire la frase.
- Riporre gli oggetti in posti inusuali: mettere le chiavi nel frigo è un esempio. Perdere un oggetto e cercarlo in posti assurdi. Spesso l’alzheimer porta ad accusare i familiari di aver sottratto oggetti che sono stati semplicemente riposti in luoghi di cui non ci si ricorda.
- Diminuzione o scarsa capacita di giudizio: perdere la cognizione del valore dei soldi. smettere di prendersi cura di sé e delle persone care.
- Ritiro dalle attività lavorative o sociali: decidere di ritirarsi dal lavoro, di non seguire più lo sport preferito, evitare rapporti interpersonali con amici e familiari.
- Cambi di umore e personalità : diventare depressi, rabbiosi, confusi, ansiosi, facilmente irritabili.
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Amnesia, consigli utili per gestire il Black out cognitivo
- “La calma è la regola numero 1!” Dice la dottoressa Caterina Francone, psicologa e psicoterapeuta in cognitivo comportamentale. “Chi ha l’Alzheimer, anche dopo aver perso l’uso delle parole, è capace di interpretare le espressioni emotive facciali”.
- Rispettate i loro tempi. “Spesso devo far notare ai familiari che le reazioni nervose sono innescate dalla loro ansia e frustrazione”
- Usare frasi concrete. Lo dice il Dott. De Rosa Gugliemo, psicoterapeuta in gestalt (buone forme). Il cervello è in degrado quindi meglio approcci diretti. Anziché: -Hai sete?- meglio: -Vuoi un bicchiere d’acqua?-.
- Instaurare fiducia. Toni calmi e distanza di sicurezza (circa 1 metro). Chiamarlo per nome anziché riferirsi a “lui” in terza persona.