Andrea Vento, vero e proprio viaggiatore seriale, è riuscito a vedere quasi ogni angolo del globo. Da qualche anno, è riuscito anche a creare anche un sistema di business molto interessante. Lavora sui social, sempre in prima persona nei suoi diari di bordo. Un impero costruito soprattutto grazie alle nuove piattaforme di visibilità, che hanno avuto un ruolo chiave nella viralità del suo progetto. Oggi, con l’arrivo della pandemia, il suo è tra i settori più colpiti, e in generale quello in cui si prevede un rilancio più difficoltoso. Siamo riusciti ad intervistarlo ai microfoni di Informa Press, per porgli alcune domande.
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Andrea Vento, l’intervista: come nasce la tua passione per i viaggi?
Ma qual è stato il tuo viaggio più bello? “Sicuramente quello che ancora deve venire. Proprio perché è il viaggio la parte bella. Che siano Maldive, Polinesia, Aurora Boreale o l’Umbria, è il tragitto la cosa più interessante. Dal punto A al punto B. Certo alcune mete sono più affascinanti di altre. Io che ho fatto cinque volte il giro del mondo e ho visitato centoventotto paesi, sono stato 33 volte alle Maldive, cinque volte in Polinesia e in altri splendidi posti, mi rendo conto anche di questo”.
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Oggi il mondo dei travellers è messo duramente in crisi dalla pandemia. Qual è la ricetta per uscirne?
C’è differenza tra prima e dopo nell’ottima dei viaggiatori? “Non tanta secondo me. Certamente prima, non essendoci i social la gente rimaneva più sorpresa, mentre oggi tutti hanno visto un posto già prima di andarci, ma non è mai la stessa cosa che vederlo dal vivo. Non ci sarà mai la stessa emozione. I miei clienti quando vengono a vedere l’aurora boreale in Norvegia, piangono dall’emozione. Anzi, forse c’è una spinta in più perché la conoscenza aumenta l’emozione”.
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Andrea Vento viaggiatore a Sud del mondo: cosa vuol dire essere partito da Napoli, città di viaggiatori per definizione?
Quali sono i tuoi progetti futuri? Continuare a viaggiare o creare una community autonoma?
“Continuare a viaggiare sempre, fino alla fine. A qualsiasi età. La mia community mi segue ovunque ed è già fidelizzata. La gente ogni giorno mi chiama e mi dice sempre una cosa: “Voglio andare dove sei andato tu”. E questo è lo spirito dei veri viaggiatori, la condivisione.