Quasi ciclicamente balzano agli onori della cronaca nazionale casi terribili di uccisioni di animali (Leggi anche: che “razza” di uomo sei? Ecco le conseguenze penali per l’abbandono di un animale) senza nessun motivo apparente. L’ultimo caso si è verificato a Battipaglia dove sono stati denunciati un 33enne ed una 39enne di nazionalità cubana per strage di animali. Decine di gatti ma anche cani e piccioni ritrovati senza vita per le strade della città a causa di esche avvelenate.
Strage di animali: il caso finisce su “Striscia la notizia”
Del caso se ne è occupato anche Eduardo Stoppa di “Striscia la Notizia”. Il presunto killer non ha voluto rispondere alle domande e ha chiamato la polizia. Quando sono arrivati gli agenti, l’uomo è sceso di casa per attaccare la troupe televisiva con un coltello. Per fermarlo sono serviti 5 agenti e uno di loro è stato raggiunto da una coltellata. L’aggressore è stato arrestato e si trova in stato di fermo al commissariato di Battipaglia; l’agente, ferito a una mano, è stato accompagnato all’ospedale cittadino.
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Uccisione di animali: reato punito dal codice penale
L’uccisione di animali, è il reato previsto dall’art. 544-bis del codice penale. L’articolo prevede che «Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da 4 mesi a 2 anni.»
Ma cosa si intende per “crudeltà”?
Per crudeltà ci si riferisce a quanto stabilito in merito dalla Suprema Corte: «la crudeltà è di
La ratio della norma va individuata nell’esigenza di tutelare l’esistenza in vita di qualsiasi animale domestico, selvatico o addomesticato. Questo deve essere posto al riparo da atti di crudeltà o non necessari.
Forse la pena risulta essere ancora blanda se rapportata a un gesto cosi vigliacco e meschino. Ci si augura che presto possa essere inasprita.