Gli animalisti delle associazioni LAV, LNDC, Animal Equality ed Essere Animali hanno scritto una lettera indirizzata ai parlamentari europei italiani della Commissione agricoltura e della Commissione ambiente. La missiva contiene spunti e consigli per migliorare il Green Deal europeo.
Ti consigliamo come approfondimento – Ciro Campana, l’imprenditore al servizio di ambiente e animali
La lettera degli animalisti
Sulla base di tali considerazioni, gli animalisti hanno espresso diverse richieste al gruppo di europarlamentari italiani. Tra queste:
- Priorità del benessere animale per un reale miglioramento delle condizioni di vita degli animali stessi;
- Maggiore impegno da parte dell’UE nell’incentivare la riduzione del consumo di carne;
- Restrizione immediata del commercio di animali selvatici in Europa;
- Divieto europeo d’importazione ed esportazione di specie in via d’estinzione e dei loro derivati;
- Supporti finanziari da parte dell’Unione Europea per i centri di recupero negli Stati membri;
- Destinazione del denaro pubblico prima rivolto ai metodi di allevamento intensivo alla riconversione delle attività .
Ti consigliamo come approfondimento – Assorbenti lavabili: l’alternativa economica che fa bene all’ambiente
Strategie del Green Deal
- Ridurre del 50% il rischio e l’utilizzo di pesticidi nell’agricoltura;
- Ridurre del 20% l’uso di fertilizzanti;
- Ridurre del 50% la perdita dei nutrienti per le piante, senza modificare la fertilità del suolo;
- Ridurre del 50% la vendita di tutti gli antimicrobici utilizzati sugli animali d’allevamento e l’acquacoltura;
- Rendere il 25% delle fattorie europee biologiche.
Ti consigliamo come approfondimento – Cittadini uniti per pulire spiagge e fondali
La situazione italiana
Nel nostro Paese il 62% delle galline è ancora allevato in gabbia. Minori sono le percentuali per scrofe, mucche, tacchini e conigli.
Sono state raccolte più di un milione e mezzo di firme per la dimissione delle gabbie da allevamento, di cui oltre 90.000 in Italia. Ultimato il conteggio delle firme, la Commissione europea conoscerà le intenzioni dei cittadini dell’UE e le loro aspettative per un futuro più green.