È allarme in Antartide. L’estensione del ghiaccio marino, infatti, ha raggiunto un minimo storico che preoccupa gli esperti. La superficie ghiacciata dei poli è costantemente monitorata, proprio per seguirne l’evoluzione. I cambiamenti climatici e l’innalzamento delle temperature mettono a dura prova i ghiacci del nostro pianeta, con pericolose conseguenze anche per le specie animali che abitano l’area.
Ti consigliamo come approfondimento – Orrore a Shangai, autorità uccidono gli animali domestici dei positivi al Covid
Antartide: nuovo record minimo per il ghiaccio marino
Per la prima volta dall’inizio delle osservazioni satellitari dei poli, nel 1978, l’estensione del ghiaccio marino in Antartide si è drasticamente ridotta a un nuovo preoccupante minimo storico.
Mentre al polo Nord il trend è quello di un progressivo e rapido scioglimento dei ghiacci, in Antartide si è assistito, negli ultimi decenni, a una modesta crescita. Quest’ultima, però, si è interrotta due volte: nel 2017 e nel febbraio 2022. Infatti, dai dati di quest’anno, l’estensione del ghiaccio marino antartico risulta essere scesa sotto i 2 milioni di chilometri quadrati.
Il fenomeno è stato oggetto di uno studio dell’Università cinese Sun Yat-sen e del Laboratorio di Guangdong per la scienza e l’ingegneria marina dell’emisfero Sud, pubblicato su Advances in Atmospheric Sciences.
Ti consigliamo come approfondimento – Porta dell’inferno spenta per sempre? Turkmenistan: “Causa danni all’ambiente e alla salute”
Antartide: lo studio sullo scioglimento del ghiaccio marino
Gli studiosi hanno osservato che, in estate, vi sono fenomeni che velocizzano lo scioglimento del ghiaccio. Parliamo del trasporto del calore verso il polo Sud e del maggior assorbimento di calore da parte dell’acqua priva di ghiacci. In primavera, poi, si aggiunge lo spostamento verso Nord del ghiaccio che si verifica nel Mare di Amundsen. Questo, spinto verso latitudini più basse, si sposta verso temperature più elevate.
Sono stati riscontrati, inoltre, altri due eventi che incidono sul raggiungimento di questa soglia minima. Si tratta di:
- La Niña (uno dei più potenti fenomeni meteorologici del pianeta);
- L’oscillazione antartica (una cintura di venti molto forti che circonda l’Antartide).