La penisola italiana è un territorio ricco di biodiversità marina. Siamo in possesso di un patrimonio eccezionale: aree marine protette in cui trovano rifugio numerose specie vegetali e animali uniche al mondo.
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Dalla Liguria alla Sicilia: le aree marine italiane
L’Italia possiede 27 aree marine protette, 2 parchi sommersi e un Santuario per i mammiferi marini. Questo “tesoro liquido” si estende per circa 228.000 ettari di mare ed è circondato da 700 chilometri di costa.
- La Liguria ospita 3 aree marine protette, tra cui quella delle Cinque Terre;
- Friuli-Venezia Giulia e Toscana possiedono un’area ciascuna;
- In Abruzzo, nella provincia di Teramo, spicca Torre Cerramo. Il panorama marittimo è circondato da dune di sabbia e costa selvaggia, visitabile con tour guidati o gite in bike trekking;
- Nel Lazio, l’area delle Secche di Tor Paterno è caratteristica per l’assenza di coste. Si tratta infatti di un’isola rocciosa sommersa, con coralli e numerose specie di pesci.
Al sud, la varietà di aree marine è crescente, specialmente sul tacco dello stivale, tra le coste del Salento, e in Calabria con Capo Rizzuto. Tuttavia, il più alto numero è compreso tra:
- Campania, con 4 aree: Regno di Nettuno, Punta Campanella, Santa Maria di CastellabateeCosta degli Infreschi e della Masseta. Ci sono anche 2 parchi sommersi;
- Sicilia, con 6: Ustica, Isole Egadi, Isole Ciclopi, Isole Pelagie, Plemmirio e Capo Gallo Isola delle Femmine;
- Sardegna, con 5: Isole dell’Asinara, Capo Caccia Isola Piana, Penisola del Sinis, Capo Carbonara e Tavolara Punta Coda Cavallo.
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La classificazione delle aree marine italiane
- La “Zona A” (riserva integrale) si riferisce alla parte più importante dell’area. Qui non possono essere svolte attività che possano danneggiarla;
- La “Zona B” (riserva generale) e la “Zona C” (riserva parziale) prevedono misure meno restrittive. È possibile fare visite guidate, sia in superficie che sott’acqua, rispettando l’ecosistema.
Esistono aree in cui il livello di biodiversità è altissimo e che ospitano specie rarissime da proteggere. Sono “Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea” (ASPIM). Nel nostro Paese sono 11, tra cui il famoso “Santuario per i mammiferi marini”. Si tratta di un’area protetta in cui vivono diverse specie di cetacei.
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Il patrimonio marino campano
- Nella Penisola sorrentina è stata istituita l’area protetta di Punta Campanella. Si tratta di una riserva con acque limpide, ricche di flora e fauna tipiche del mar Mediterraneo;
- Il Regno di Nettuno, istituita nel 2007, comprende le isole di Ischia, Procida e Vivara. È parte del progetto di protezione del Ministero dell’Ambiente per preservare le specie marine ivi presenti;
- In provincia di Salerno, spiccano le aree marine protette di Santa Maria di Castellabate e Costa degli Infreschi e della Masseta. Sono meta di turisti che amano passeggiare o praticare trekking.
Una citazione a parte meritano i due parchi sommersi della regione:
- Parco Sommerso di Baia, a nord del golfo di Napoli, tra il comune di Baia e quello di Pozzuoli. I resti archeologici sono 5 metri sotto il livello del mare e fanno da sfondo a una piccola “Atlantide romana”;
- Parco Sommerso della Gaiola, situato nel comune di Posillipo, dove convergono elementi vulcanologici, biologici e archeologici. Sui suoi fondali si trovano resti di porti e peschiere risalenti all’antica Roma. Inoltre, in pochi ettari di mare si sono insediate numerose specie marine tipiche del mar Mediterraneo.