Il body shaming – l’infima pratica di deridere una persona per il suo aspetto fisico – non risparmia proprio nessuno. Al centro del caso mediatico, stavolta è una modella di Gucci. Si chiama Armine Harutyunyan ed è stata inserita tra le 100 donne più belle del mondo. Tuttavia, pare non essere un giudizio condiviso. In molti tramite social l’hanno infatti derisa, ritenendola “brutta” e “non adatta alle passerelle”.
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Armine Harutyunyan e il body shaming


Armine Harutyunyan è una modella di origine armena, originaria di Yerevan. Ha 23 anni ed è stata scelta dalla celebre casa di moda Gucci per le sue sfilate lo scorso settembre. Dopo il debutto in passerella, però, è stata presa di mira dagli utenti del web per il suo aspetto fisico. In molti si sono scagliati contro la giovane sui profili social. La sua “colpa” è quella di non rispecchiare gli attuali canoni estetici.
La modella è stata definita “brutta” e “non adatta alle passerelle” a causa delle sue origini e del suo aspetto poco conforme al prototipo di bellezza proposto e “richiesto” dalla società. Insomma, un vero è proprio caso di body shaming e razzismo, in cui gli utenti non si sono risparmiati.
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Abbattere gli stereotipi
La speranza è quella di non leggere più in futuro commenti offensivi contro qualcuno che non si conforma al concetto di bellezza “standard”. Occorre quindi accogliere con interesse e serenità ogni forma di bellezza, promuovendola e avendone cura.