In ascensore operaio morto al Ministero degli Esteri. Una tragedia sul lavoro quella di stamattina, che ancora non ha ancora trovato spiegazioni sufficientemente esaustive. Fabio Polotti, 39 anni e papà di due bambini, ha perso la vita nel vano dell’ascensore che stava riparando. Il tutto, durante le operazione di manutenzione di routine. Inutili i soccorsi, che all’arrivo hanno appurato non ci fosse nulla da fare.
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Ascensore operaio morto al Ministero: cos’è accaduto
Tuttavia, è giallo sull’orario effettivo del decesso: il giovane sarebbe stato avvistato l’ultima volta nel tardo pomeriggio di ieri, mercoledì 27 aprile, verso le 18:30. Il suo turno di lavoro, presso una ditta esterna, sarebbe stato dalle 14:30 alle 22:00.
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Ascensore operaio morto al Ministero: i soccorsi
La famiglia del giovane è arrivata poco dopo il ritrovamento alla Farnesina. L’operaio era padre di una bambina di dodici anni e di un maschietto più piccolino, di due. I genitori della vittima hanno dichiarato di non aver sentito più il figlio dalla sera precedente.
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Incidenti sul lavoro: parlano i sindacati
Così si esprimono i sindacati su questi tragici eventi, avvenuti a distanza di poche ore l’uno dall’altro: “Due incidenti mortali – scrivono in una nota i segretari generali di Cgil Roma e Lazio, Cisl Roma Capitale e Rieti e Uil Lazio Michele Azzola, Carlo Costantini e Alberto Civica – in meno di ventiquattro ore. Due operai che hanno perso la vita cadendo, ieri da un ponteggio di un cantiere edile, stamattina nella tromba di un ascensore nel corso di un intervento di manutenzione. Ieri, in un palazzo dietro via Veneto. Oggi, nella sede del Ministero degli Esteri alla Farnesina. Stesso copione, stessa città. Una caduta dall’alto e la vita precipita nel buio. Mentre si lavora. A Roma. Per un’emergenza che ormai sembra sfuggita a ogni controllo“.