Astrazeneca effetti collaterali: un’ondata di reazioni anomale al siero dell’azienda anglo-svedese sta attraversando l’Europa, alimentando critiche e scetticismo. Ultimi aggiornamenti arrivano da alcuni Länder tedeschi, dove la somministrazione di Astrazeneca è stata bloccata in via preventiva.
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Astrazeneca effetti collaterali dopo la somministrazione
Nuovi casi di malori dopo la vaccinazione gettano ombre sull’azienda farmaceutica anglo-svedese Astrazeneca. La brutta notizia arriva dalla Germania. Lì il farmaco avrebbe innescato effetti collaterali molto più forti di quanto ci si aspettasse.
Secondo il quotidiano Die Welt, i dipendenti di cliniche e presidi ospedalieri vaccinati con Astrazeneca si sono sentiti male. Alcuni hanno avvertito spossatezza e dolori tali da non riuscire a stare in piedi e men che meno di lavorare. In un primo momento si è pensato a casi isolati, ma in breve tempo quasi tutti gli operatori sanitari vaccinati con il siero hanno manifestato questi sintomi, in forma anche severa. Nella regione del Nord Renania Westfalia, a causa degli effetti indesiderati provocati da Astrazeneca, le aziende sanitarie locali sono in affanno: più della metà dei dipendenti è in malattia. Il Land ha deciso quindi di sospendere la somministrazione del siero. La campagna vaccinale proseguirà con altri vaccini in attesa di ulteriori indagini in merito.
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Astrazeneca, effetti collaterali sospetti anche in Italia


Anche in Italia non sono mancati casi di reazione sospetta al vaccino Astrazeneca. Decine di insegnanti e membri del personale ATA infatti si sono ammalati dopo la somministrazione della prima dose del vaccino AstraZeneca. Febbre alta, mal di testa e nausea hanno costretto molti a letto. Oltre agli effetti collaterali che riguardano direttamente i vaccinati, quindi, c’è un effetto collaterale che l’azienda non aveva considerato e che riguarda proprio le scuole. Privati in pochi giorni di buona parte del personale, gli istituti scolastici hanno dovuto riorganizzarsi velocemente per garantire agli studenti il diritto allo studio.