Autunno Musicale incontra il Museo Archeologico di Calatia a Maddaloni. Nella rassegna “Concerti al Museo” si riscoprono i talenti del territorio e la magia delle diverse sonorità che la musica riesce a esprimere. Domenica, 14 novembre, abbiamo assistito alla ricerca e all’esecuzione di brani di estrema eleganza. Autori diversi , scienziati e ricercatori che hanno trovato la musica nei frattali matematici. Abbiamo intervistato il grande artista e ricercatore protagonista della serata, Stefano Busiello.
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Autunno Musicale: arte e scienza nei “Concerti al Museo”


Il Museo Archeologico di Calatia a Maddaloni ospita l’arte nelle sue manifestazioni. Un incontro lungo l’asse del tempo tra i reperti antichi dell’uomo fino ad arrivare al contemporaneo. La musica dei frattali matematici di Stefano Busiello porta con sé gli archetipi dell’essenza umana. Scienza e spiritualità, arte e religione, la vita e la storia dell’uomo nella scoperta del mistico.
Dalle composizioni in onore di Beethoven a video grafici e musicali con le stridenti note dolci della magia dell’artista scienziato. Il concerto si inserisce negli appuntamenti dell’Autunno Musicale del museo ha sorpreso i suoi ospiti. Abbiamo intervistato Stefano Busiello per comprendere meglio l’avanguardia che si nasconde nelle sue ricerche, musicali e matematiche.
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Museo Maddaloni: La ricerca artistica e scientifica di Stefano Busiello
Perché ha scelto Beethoven per questo omaggio?


Ph: Roberto Improta
“Questo concerto nasce da una commissione. Mi era stato commissionato l’anno scorso, quando ricorreva il 250° anniversario della nascita di Beethoven. Ho voluto realizzare, a tal proposito, alcuni brani in ricordo di questo grande musicista e questa sera li ho riproposti al pubblico. In particolare Sunset.”
I suoi studi, il suo curriculum, le sue ispirazioni muovono da diversi opposti che si incontrano. Ha prima studiato al Conservatorio, poi fino al dottorato in Matematica. Un gioco di estremi tra arte e scienza. Cosa c’è in questa confluenza?
“Vivo in questa ricerca della matematica e dell’arte. Cosa c’è dietro questa confluenza? Sicuramente l’essere umano. Non dobbiamo essere monotematici: l’umano, noi, abbracciamo una realtà a 360°. Questa realtà non si riduce a un aspetto completamente scientifico, né si riduce un aspetto completamente spirituale. È qualche cosa di diverso. L’uomo esplora tutto lo scibile in tutto l’universo in maniera diversa. Arte, scienza, spiritualità e matematica. Sembrano cose completamente opposte. Alla fine, in realtà, si uniscono. Confluiscono in un’unica essenza, nello studio di un’unica realtà che poi è l’universo.”
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Stefano Busiello, la musica come evoluzione dell’essenza dell’uomo


Ph: Roberto Improta
Quali risultati può dare all’arte odierna una rivisitazione sperimentale della musica classica?
“Questa non è una rivisitazione sperimentale, è un’evoluzione. La musica si è sempre evoluta nel corso dei secoli. Non è molto diverso utilizzare i frattali. Oggi, nuovi strumenti tecnologici portano anche a una sperimentazione della musica in maniera nuova. La nascita del pianoforte ha determinato la musica di Chopin. Se non ci fosse stato il pianoforte, Chopin come lo conosciamo noi non ci sarebbe mai espresso. Chopin, Beethoven, hanno studiato le sonorità del pianoforte perché era il loro strumento tecnologico dell’epoca. Ora, lo strumento tecnologico dell’epoca il computer e ora noi sperimentiamo le possibilità artistiche che questo nuovo strumento tecnologico ci può dare. Quindi è tutto un’evoluzione, non è rivoluzione.”