Avellino ragazza incatenata dalla madre, dopo 3 anni di segregazione la giovane è stata liberata e racconta le condizioni di schiavitù in cui viveva. Salvata dalla sorella che ha riferito le violenze che lei e in primis la maggiore, dovevano subire.
Avellino ragazza incatenata dalla madre: il racconto agghiacciante
La vittima ha 21 anni, residente ad Avellino racconta la sua storia dopo essere stata liberata da 3 anni di segregazione. “Non potevo mangiare con gli altri e solo una volta al giorno. Non mi potevo lavare, tranne che in occasione delle feste comandate. In casa ero praticamente una serva e, se i miei fratelli combinavano qualche guaio, ero sempre picchiata io. Gli altri miei fratelli, tranne mia sorella, hanno sempre dato ragione a mia madre. Anche mio padre non ha mai fatto niente”. La madre di 47 anni aveva altri 6 figli tutti minorenni che dopo l’arresto sono stati affidati ad una casa famiglia.
La ragazza segregata al momento dell’irruzione in casa dei carabinieri era legata al letto con delle catene. La giovane ha però rilevato che durante la notte dormiva per terra, sempre legata. “Mia madre mi ha sempre picchiato con calci e pugni e colpita con ogni tipo di oggetto. Quando avevo sedici anni mi torse tanto forte il braccio che me lo ruppe”.
Avellino ragazza incatenata: salvata dalla sorella
A salvare la ragazza di 21 anni è stata la sorella di 18. Anche lei veniva quotidianamente picchiata dalla madre, ma non incatenata. È stata infatti la 18enne a poter uscire di casa e raggiungere il comando dei Carabinieri. “Non riportatemi a casa, vi prego. Mia madre ha sempre detto che se mai fosse venuta fuori la verità su quello che subivo in casa, lei avrebbe ucciso me e chiunque mi avesse aiutato. Per cui temo per me e mia sorella ora”. La giovane aveva anche cercato di contattare una casa antiviolenza, ma senza ricevere risposta. È stato il fidanzato di lei a darle il coraggio e il supporto per denunciare.
Avellino ragazza incatenata: i tentavi di suicidio
La 21enne continua il suo racconto agghiacciante alle forze dell’ordine. “Mia madre provava tanto piacere a farmi del male che una volta mi ha spento una sigaretta sul seno”. È stato quando la sorella minore ha avuto il Covid ed è stata chiusa in stanza con lei, che la 21enne ha implorato la 18enne per salvarla. La giovane 21enne ha anche rivelato di aver cercato più volte di suicidarsi.“Ho cercato di uccidermi con le pillole che prendeva mia nonna. Ho tentato di mettere le dita nella presa elettrica. Ma non ci sono mai riuscita”. La madre è stata arrestata per maltrattamenti. Anche il padre è in manette per non aver mai fermato o denunciato la moglie.