Azzolina sulla scuola: “Chiederò ristori formativi per supporto psicologico”

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Azzolina ristori formativi: è la proposta avanzata dal ministro dell’istruzione. “É più facile chiudere la scuola perché non ha bisogno di ristori. Li chiederò io.” Queste le dichiarazioni dell’Azzolina. Da mesi preme sempre di più per un ritorno in presenza per tutti gli studenti d’Italia. 

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Azzolina ristori formativi: “Ora bisogno intervenire non di certo in estate” 

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Instagram di Lucia Azzolina

“Non credo si possa pensare di recuperare in estate: bisogna recuperare oggi.” Le parole del ministro fanno riferimento al possibile periodo in cui verranno vaccinati gli insegnanti. Secondo il calendario offerto dal Governo infatti i vaccini degli insegnanti strano possibili entro maggio o giugno. Una prospettiva che porterebbe un ritorno alla normalità scolastica solo in estate. Una possibilità che la Azzolina non ritiene possibile. Infatti il ministro afferma. “La scuola non è solo luogo di apprendimento è vita e socialità”. Obiettivo prefissato dal ministro con la riapertura è anche quello di offrire un supporto psicologico. Un servizio la cui domanda è aumentata con i mesi di lockdown. “Chiederò ristori formativi  per dare un supporto psicologico. Le risse tra i giovani sono diventate più frequenti in questo periodo.” Azzolina dichiara quindi come ci sia un nesso tra l’aumento delle risse tra giovani e la mancanza delle lezioni in presenza. 

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Azzolina ristori formativi: “Il problema nell’emergenza sanitaria non è la scuola”

dad azzolina Ristori formativi Alle critiche riguardo un possibile ritorno in presenza, che causerebbe un affluenza all’interno anche dei mezzi pubblici, il ministro risponde. “Il problema non è il trasporto ma sanitario. Si va a colpire la scuola superiore che è chiusa da novembre, che non può essere causa dell’aumento dei contagi.” Si può affermare come un cambiamento sul fonte scolastico è sicuramente vicino. Nel piano del Recovery Fund  infatti oltre 27 miliardi saranno destinati alla scuola. Il ministro considera questa cifra come la possibilità di una rinascita per la scuola italiana. “Con questa cifra si può mettere a punto un piano a 360 gradi per risollevare l’istruzione che è stata negli anni maltrattata.”