Azzolina: “Voglio riaprire le scuole a gennaio. I ragazzi non devono pagare”

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A Cartabianca, programma di approfondimento condotto da Bianca Berlinguer, è intervenuta Lucia Azzolina, Ministra dell’Istruzione. La ministra ha parlato delle nuove direttive, delle scuole già in presenza e dei programmi per tornare ad aprire le aule per tutti.

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Lucia Azzolina: “La scuola è sicura”

azzolinaLa ministra Azzolina è tornata in Tv per parlare della situazione scolastica. Per ora alcuni complessi sono aperti ma non per tutti i gradi. La scuola superiore ritorna alla didattica in presenza solo in corrispondenza delle attività laboratoriali. “Dobbiamo agire con molta prudenza, come il governo ha sempre fatto”. “È evidente” continua la Azzolina “che dobbiamo osservare la curva dei contagi”. La ministra continua dicendo che il sistema scolastico è ben organizzato con regole ferree costruite nei mesi estivi. “Non lo dico io ma lo dicono le autorità massime scientifiche del paese. Io credo che la scuola sia molto ben organizzata.
In estate sono state varate regole ferree rispettate da tutti
. I giovani sono stati molto responsabili e il personale ha fatto un grandissimo lavoro. Servirà comunque un ritorno graduale, e programmato”.

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Lucia Azzolina: i due aspetti fondamentali per la riapertura

azzolinaAlla domanda della riapertura delle scuole, la ministra mette a fuoco due aspetti fondamentali. Il primo è quello sanitario legato ai test rapidi: “Lo screening tranquillizzerebbe gli studenti, le famiglie e tutto il personale scolastico. Mettere a disposizione test rapidi nelle scuole velocizzerebbe il ritorno”.

Il secondo aspetto riguarda i trasporti. “Abbiamo scritto agli assessori e alle aziende di trasporti.
Noi come ministero dell’istruzione siamo disponibili allo scaglionamento, ma abbiamo chiesto un’organizzazione precisa per quanto riguarda i trasporti”. È importante che la programmazione dei trasporti sia adeguata da zona a zona. “Le città grandi come Milano non hanno esigenze diverse da città più piccole”.

Campania e Puglia anticipano le chiusure, la Azzolina risponde

AzzolinaLa Azzolina è intervenuta anche sulle chiusure anticipate di alcune regioni “Ho parlato e parlo in continuazione con i sindaci e presidenti di regione. Ho trovato difficoltà nel mettermi in contatto con le regioni Puglia e Campania”. La ministra continua chiarendo l’importanza dei dati che sono stati la base per la chiusura anticipata delle scuole. “Se il dato è di 417 studenti contagiati dall’inizio dell’anno scolastico su 562.000 studenti, il problema non è della scuola ma è dell’affanno che in questo momento verte sulle Asl. Nel momento in cui c’è un caso positivo, vanno fatti i tamponi ai parenti stretti e questo mette in difficoltà le Asl, ma non possono pagare le scuole”. La ministra però ribadisce il concetto della collaborazione di tutti in questo momento di crisi.

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L’importanza di tenere le scuole aperte

azzolinaPer tutta l’estate il ministero insieme al personale scolastico ha varato delle regole per la riapertura in sicurezza. “In una “estate ballerina” in cui la comunità scolastica lavorava per delle regole ferree e altri erano a divertirsi”. “Mentre la scuola era con il metro in mano per garantire il distanziamento, i dati ci hanno dato ragione. Le massime autorità scientifiche ci dicono che l’apertura della scuola non è stato motivo di esplosione del virus. Anzi nelle fasce più giovani i bambini si contagiano di meno in assoluto e i dati lo dimostrano”.

La ministra conclude con l’impegno di un programma per tornare a scuola entro il 7 gennaio, buttando un occhio alla curva dei contagi. “Non devono essere i ragazzi a pagare le conseguenze di tutto ciò“. Tenere chiuse le scuole potrebbe aumentare la dispersione scolastica e accrescere la sindrome della capanna. “È un grosso errore pensare che l’istruzione non faccia PIL. L’istruzione è il vettore per eccellenza, un volano del paese”. Tenere le scuole chiuse, secondo la banca nazionale, significherebbe togliere nel reddito futuro dei ragazzi tra i 350 e i 1500 euro al mese.