Bambina 6 anni muore miocardite: Maria Isabella Lisaru, una bambina di 6 anni, è morta lo scorso weekend. La bambina era stata ricoverata con sintomi influenzali e con una grave infiammazione cardiaca. Durante il trasporto all’ospedale Niguarda di Milano le sue condizioni peggiorano. La piccola muore nella notte tra sabato e domenica.
Una bambina di 6 anni di Piacenza, Maria Isabella Lisaru, è morta lo scorso fine settimana all’ospedale Niguarda di Milano. I suoi genitori l’avevano accompagnata al pronto soccorso pediatrico di Piacenza nel tardo pomeriggio di venerdì. Le sue condizioni erano apparse ai medici subito critiche. Infatti, il quadro clinico evidenziava “una funzionalità cardiaca severamente compromessa”. Per questo motivo, il personale sanitario dispose e organizzò il trasporto d’urgenza all’ospedale Niguarda di Milano. Presso l’ospedale milanese sarebbe stata sottoposta alla Ecmo, ovvero l’ossigenazione extracorporea a membrana per farle aumentare la circolazione del sangue. Ma durante il viaggio verso Milano che le condizioni di Maria Isabella sarebbero precipitate. La piccola sarebbe andata in arresto cardiaco. I tentativi di rianimarla sono stati vani. Infatti, i medici dell’ospedale di Milano non hanno fatto altro che constatarne la morte nella notte tra sabato e domenica 26 marzo.
Secondo le prime indiscrezione la morte è avvenuta, probabilmente per una miocardite acuta. Secondo i medici l’arresto cardiaco sarebbe riconducibile alle complicazioni di una grave influenza. Maria Isabella, di origine romena e figlia di un imprenditore del settore della logistica, avrebbe compiuto 7 anni a giugno. Sulla vicenda è intervenuto Claudiu Viorel Cristea, amico della famiglia della bambina e padrino di battesimo. Questi al Corriere della Sera ha dichiarato: “Sembrava un raffreddore. Lunedì sembrava già stare meglio e ha potuto anche far ritorno a scuola. Gli esami clinici hanno evidenziato che Maria Isabella aveva un’infiammazione del muscolo cardiaco. “È andata in arresto cardiorespiratorio in ambulanza e i sanitari hanno praticato le manovre di rianimazione”. Lo sgomento e il dolore di tutta la comunità è stato espresso dalla sindaca Katia Tarasconi. La prima cittadina ha detto: “Come sindaca e soprattutto come madre, abbraccio mamma e papà con tutto l’amore che ho”.
L’influenza B è meno comune ma causa ancora focolai di influenza stagionale. Uno o due ceppi di influenza B sono inclusi nel vaccino contro l’influenza stagionale. Ogni anno sono somministrati i vaccini per proteggere le persone dai ceppi che i ricercatori ritengono abbiano maggiori probabilità di causare malattie. Il vaccino antinfluenzale quadrivalente , quattro ceppi, contiene due ceppi di influenza B. Mentre il vaccino antinfluenzale trivalente tradizionale, tre ceppi, ne contiene solo uno. L’influenza B non è suddivisa in sottotipi come l’influenza A, ma è suddivisa in singoli ceppi. Non c’è molta differenza tra l’influenza A e B quando si tratta di come ti influenzano; uno non è più o meno grave dell’altro. La principale differenza sta nel modo in cui sono classificati e nel loro potenziale di causare epidemie. L’influenza B può causare focolai di influenza stagionale, ma si verificano meno frequentemente rispetto ai focolai di influenza A.