“In altri tempi avremmo potuto bruciarti”: frase shock detta ad un bambino ebreo durante una festa

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Bambino ebreo bruciato

Bambino ebreo bruciato: è questa la frase choc che è stata detta ad un piccolo mentre partecipava ad una festa con la kippah in testa. La denuncia è arrivata da Dario Disegni, presidente della Comunità Ebraica di Torino. La terribile frase sarebbe stata pronunciata proprio da alcuni coetanei del bambino. “Mi chiedo dove sentano certe cose e il ruolo delle famiglie”, ha dichiarato il presidente.

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Bambino ebreo bruciato: l’orrore di una frase pronunciata durante una festa

Bambino ebreo bruciatoBambino ebreo bruciato – Ciò che è accaduto durante una festa di bambini nella città di Torino ha dell’orrore in sé. Tra i partecipanti, un piccolo indossava una kippah sul capo e ciò è bastato per diventare vittima di un’offesa orribile.

Peccato che non siamo in anni precedenti o ti avremmo potuto bruciare”. È stata questa la terribile frase che è stata rivolta al piccolo in questione da un suo coetaneo, mentre tutti gli altri intorno si sono messi a ridere. A raccontare questo grave episodio è stato Dario Disegni, presidente della Comunità Ebraica di Torino, durante un’audizione alla commissione Segre del Comune. L’accaduto gli sarebbe stato riferito dai genitori del bambino, frequentante della scuola ebraica della città.

Mi chiedo dove sentano certe cose e il ruolo delle famiglie”, si è chiesto il presidente durante le proprie dichiarazioni. Ciò che ha destato ancora più orrore, al di là della frase detta al bambino, è stato l’insieme di risate proveniente da tutti gli altri partecipanti intorno. “Sono atteggiamenti che ci preoccupano”, ha aggiunto Dario Disegni.

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Bambino ebreo bruciato, Dario Disegni: “L’antisemitismo è un fenomeno in aumento”

Bambino ebreo bruciatoBambino ebreo bruciato – “Purtroppo, l’antisemitismo è un fenomeno in aumento a livello internazionale. E la percezione degli ebrei in Europa è di crescente insicurezza. La preoccupazione per il fenomeno dell’odio social. Circa il 10% degli italiani è censito come antisemita. Ma c’è un antisemitismo serpeggiante molto superiore”. Così ha dichiarato il presidente della Comunità Ebraica di Torino, mostrando quanto sia pericoloso il dilagante sentimento di disprezzo nei confronti degli ebrei, specie nel nostro paese.

Le due armi fondamentali per vincere l’antisemitismo e l’odio sono educazione e cultura”, ha affermato a gran voce. Oltretutto ha ribadito l’allarme per la “demonizzazione dello Stato di Israele, e non intendo la libera dialettica su scelte politiche che è oggetto di discussione anche fra i cittadini israeliani. È una cosa che ci preoccupa. Se si fanno eventi in cui si accusa Israele di essere uno Stato razzista e che pratica l’apartheid si fanno accuse infamanti, storicamente false e che finiscono per spostare l’odio verso Israele nei confronti delle comunità ebraiche. Sono atteggiamenti che ci preoccupano”. Ciò fa riferimento soprattutto al convegno, centro di polemiche politiche, che ha avuto luovo al Palazzo Civico qualche settimana fa.

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