Bambino overdose: ha soli 18 mesi ed è ricoverato presso l’Ospedale ‘Giovanni Di Cristina’, a Palermo. È giunto presso il pronto soccorso della struttura sanitaria ieri sera, mercoledì 9 febbraio. I medici hanno confermato subito la diagnosi per il piccolo: consumo da cannabinoidi. Non è il primo caso di ricovero di piccolissimi caduti in overdose. A fine gennaio la stessa struttura ha trattato una bambina di un anno e mezzo affetta dal medesimo problema.
Il pronto soccorso dell’Ospedale dei Bambini ‘Giovanni Di Cristina’ del capoluogo siciliano ha accolto nella serata di ieri un paziente di soli 18 mesi. I medici della struttura ospedaliera hanno immediatamente riconosciuto i sintomi e applicato le giuste terapie cliniche. Il piccolo è in overdose da droga, precisamente cannabinoidi. Ora sta meglio, ma si trova ancora in ospedale perché risultato positivo al test Covid-19. Sono stati proprio i dottori ad allertare le Forze dell’Ordine. Gli uomini della squadra mobile della Polizia di Stato di Palermo, coordinata dalla procura per i minorenni, si sta occupando del caso. Sono stati interrogati igenitori del bambino, i quali hanno affermato di non sapere nulla in merito alla questione. Ipotizzano che il piccolo abbia rivenuto la sostanza e l’abbia ingerita. Le indagini e ulteriori accertamenti familiari, naturalmente, continueranno.
Cannabinoidi: che cosa sono e quali danni infliggono
I cannabinoidi sono sostanze psicoattive ottenute dalle infiorescenze della pianta di cannabis, nome più comune per definirli. Dai cannabinoidi derivano altre sostanze stupefacenti in circolo come droghe illegali, come hashish e marijuana. La loro pericolosità è alta, seppur non mortale. Può provocare sterilità e crescita di seno nell’uomo, oltre a difficoltà nel sistema respiratorio e danni cromosomici. Come ogni droga provoca dipendenza, che aggredisce la salute psichica di chi ne fa uso. Da un cambio repentino di personalità si può passare all’auto-negazione o addirittura alla perdita del contatto con la realtà.