Bancario torinese con due figli parte per combattere la guerra in Ucraina

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Bancario italiano guerra Ucraina

Bancario italiano guerra Ucraina: un bancario con due figli è partito per la Guerra in Ucraina. L’uomo ha spiegato prima di partire le motivazioni che lo hanno spinto a farlo. La moglie non condivide la sua scelta. La Costituzione potrebbe condannarli.

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Bancario italiano guerra Ucraina: “Voglio difendere l’Europa”

guerra cibernetica stefania battistini fermataUn bancario torinese di 53 anni, Marco Schiara, è partito per combattere la guerra in Ucraina. L’uomo sposato e con due figli di 19 e 5 anni ha deciso di lasciare il proprio lavoro in banca per combattere. In un’intervista prima della partenza ha detto: “Voglio difendere i diritti di quel Paese e di tutta l’Europa. Non dico che debbano farlo tutti, ma io sono disposto a farlo. Domenica scorsa ho preso contatti con l’ambasciata ucraina durante la manifestazione di piazza Castello e ho dato la mia disponibilità ad andare in guerra, ma mi hanno risposto che servono documenti e autorizzazioni: passaporto, visto, autorizzazione delle autorità italiane perché al mio ritorno non vorrei avere problemi, oltre all’autorizzazione del mio datore di lavoro. La mia speranza è che quando tutti questi saranno a posto la guerra sia già finita”.

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Bancario italiano guerra Ucraina: “Il conflitto potrebbe estendersi”

ucraina asilo, ucraina cittadini arruolati, ucraina trattative, kharkiv guerra,Riguardo a questa decisone la moglie ha confermato di essere al suo fianco ma non ha condiviso tale scelta. L’uomo, che ha alle spalle una preparazione militare e possiede il porto d’armi a scopo ludico, ha affermato che la situazione si sta complicando. Infatti, ha detto ancora: “Putin sta dimostrando che le sue mire vanno oltre l’Ucraina, il conflitto potrebbe estendersi con conseguenze ancora più gravi. Se ci fosse un attacco nucleare non sarebbe più al sicuro nessuno, in tutto il mondo. Vivere a Torino o Kiev farebbe davvero poca differenza a quel punto. Purtroppo, tanti segnali dicono che stiamo andando in quella direzione. Mio figlio maggiore ha capito le mie ragioni.”

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Bancario italiano guerra Ucraina: le leggi lo consentono?

costituzioneIl bancario non è l’unico ad aver accolto l’appello di aiuto da parte dell’Ucraina. Infatti, negli ultimi giorni ci sono stati diversi freedom fighter che sono parti per l’Ucraina. Tali combattenti a meno che non ricevano l’approvazione del governo commetteranno un reato. Infatti, secondo la Costituzione Italiana i cittadini hanno il diritto di associarsi ma non in organizzazioni di carattere militare. Inoltre, anche il Codice Penale prevede la punizione di chi fa arruolamenti o compie atti ostili verso uno Stato estero. Sono previste pene dai 6 ai 18 anni, ma fino all’ergastolo se poi qualcuno attacca per ritorsione l’Italia. Ancora c’è la Legge 210 del 1995 che punisce tanto il mercenario quanto chi lo recluta con pene fino a 14 anni. L’arruolamento infine è punito dall’articolo 270 quater del Codice Penale, introdotto nel 1995 con riferimento alle finalità di terrorismo.