Banda ladri nomadi acciuffata nel campo nomade di Giugliano Secondigliano. Rubavano in bar, distributori, case e prendevano persino il rame delle aziende. Tratte in arresto 8 persone ritenute responsabili di diversi colpi messi a segno tra il 2022 e il 2023. Sei sarebbero finite in carcere mentre altre due sarebbero agli arresti domiciliari.
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Banda ladri nomadi acciuffata: terrorizzavano bar e tabaccherie della zona ma non solo
Banda ladri nomadi acciuffatta. Avevano fatto irruzione in bar, tabaccherie e altre attività sul territorio del Sannio. I Carabinieri di Benevento avrebbero tratto in arresto 8 persone. Sei degli arrestati sarebbero già finiti in cella mentre per gli altri scattati i domiciliari. Queste persone sarebbero ritenute a responsabili di vari colpi eseguiti tra il 2022 e il 2023. Erano specializzati nel derubare le rivendite nei distributori di benzina ma non disdegnavano neanche gli appartamenti. La banda degli 8 in passato avrebbe sottratto circa mezza tonnellata di rame da un’azienda del territorio. Le indagini hanno fatto emergere un sodalizio criminale composto da soggetti stranieri provenienti dai campi rom di Giugliano e Secondigliano. Questi soggetti commettevano materialmente i crimini utilizzanto talvolta anche auto con intestatari fittizzi e targhe false. Queste auto secondo la ricostruzione sarebbero state potenziate a dovere per riuscire a speronare altri veicoli.
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Le indagini sulla banda del campo rom da parte della Procura
La Procura ci ha fatto sapere che dopo una complessa indagine questa mattina sono state emesse delle misure cautelari da parte del Giudice per le Indagini Preliminari nei confronti di 8 persone. Di queste otto persone sei sarebbero state sottoposte alla “custodia cautelare in carcere” e due agli “arresti domiciliari”. Sono tutti gravemente indiziati a vario titolo. I reati che gli vengono imputati sono l’ associazione a delinquere dedita alla commissione più delitti di furto pluriaggravato e furto in abitazione”. Ma non finisce qui perché sul loro capo pendono ancora le accuse di ricettazione, simulazione di reato e falsità materiale.
