Bari ragazzo suicida? Questa è una delle ipotesi al vaglio degli inquirenti che stanno ancora cercando di delineare la dinamica dei fatti che hanno portato alla tragica fatalità. La vicenda in questione si è consumata nella tarda mattinata di mercoledì, in un liceo della cittadina pugliese, Ruvo di Puglia, dove un ragazzo è caduto dalla finestra della sua scuola ed è morto.
Sconcerto tra i compagni di classe, tra i professori e il dirigente scolastico. La notizia è stata ripresa e commentata anche dal primo cittadino di Ruvo di Puglia, Pasquale Chieco: “È difficile riprendere la vita quotidiana con un simile fardello addosso”.
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Bari ragazzo suicida: la vicenda raccontata dai compagni
La vicenda è stata ripresa da diverse testate nazionali, tra cui anche quella de Il Mattino. Accaduta nella tarda mattinata di mercoledì, la tragica fatalità è avvenuta intorno alle 11:00; in quei pochi minuti in cui la classe è rimasta da sola in attesa del cambio di docente per una nuova lezione. È in questo frangente che il 14enne deve essere salito sul davanzale dove è rimasto per qualche istante prima di cadere. Gli uomini del 118 sono subito accorsi, tuttavia per il ragazzo non c’era più nulla da fare.
Sulla dinamica esatta dei fatti indagano ora i carabinieri, coordinati dalla Procura di Trani, che sono intervenuti sul posto per i rilievi. Gli agenti stanno verificando le varie ipotesi anche in base alle testimonianze fornite dagli altri compagni di classe. Sulla base di quanto hanno riportato gli studenti, nella precedente ora il docente avrebbe cominciato ad interrogare «a sorpresa» trovando tutti impreparati. Il professore, quindi, avrebbe messo all’intera classe un voto insufficiente.
Nel cambio dell’ora, sempre secondo quanto hanno raccontato, il ragazzo sarebbe salito sul davanzale per poi lanciarsi. Sembrerebbe, quindi, che il gesto sia stato volontario. Il 14enne si sarebbe buttato di sotto a causa del brutto voto preso.
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Le parole del sindaco
“Spente le sirene, passato il brusio delle mille voci, tornate nel silenzio le urla e le grida, chiusa la porta dell’ufficio di un sindaco, non restano che dolore e disperazione. La vicinanza di tutta la nostra città alla famiglia di questo ragazzo alle prese con una sofferenza ingiusta e insostenibile. Siamo vicini anche ai suoi insegnanti; ai suoi compagni; alla dirigente del liceo impegnati nel tentativo di decifrare questo indecifrabile rompicapo”.
“È difficile riprendere la vita quotidiana con un simile fardello addosso. Il solo impegno che ognuno di noi può prendere è quello di interrogarci sempre e con sincerità sulle fragilità nostre. Come su quelle di chi ci sta accanto, restare vicini, restare solidali. E, naturalmente, non dimenticare” conclude il sindaco.