Bassetti Covid Ucraina, una relazione che il virologo sostiene non vada sottovalutata. Matteo Bassetti, noto virologo del San Martino di Genova ha posto una riflessione in merito. Ovvero tra i fatti che stanno sconvolgendo l’Ucraina e il Covid-19. Di fatto la guerra significa anche profughi, come già testimoniano le migliaia di persone dirette in Polonia e Romani. Persone che, stando ai dati ucraini, risultano vaccinate per il 33%. Evidente quindi, secondo Bassetti, come quest’ultima crisi bellica possa riportare ad una nuova crisi epidemiologica.
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Bassetti Covid Ucraina: le parole del virologo


Giusto evidenziare, prima di analizzare le parole di Matteo Bassetti, lo stato dei civili ucraini. Di fatto, l’Ucraina, risultava, prima dello scoppio della guerra, tra gli stati con meno vaccinati, nel continente europeo. Soltanto il 33% delle persone adulte infatti si era vaccinato contro il Covid-19. “Si rischia che da quelle parte il virus riprenda forza e non possiamo assolutamente consentirlo e permettercelo”. Afferma Bassetti. “Oltre agli aiuti militari e logistici, occorre mettere in piedi una campagna di prevenzione delle malattie infettive con vaccinazioni offerte a tutti”. Insomma, non c’è tempo da perdere. I profughi vanno aiutati e sostenuti, tuttavia bisogna evitare che da una crisi si passi ad un’altra. Per cui monitorare e vaccinare chi entra all’interno dei paesi deve far parte dei sostegni medici da fornire all’Ucraina.