Nella splendida location della villa Belvedere Carafa a Napoli, Città del gusto Napoli Gambero Rosso celebra Berebene 2022, la 31° edizione della guida che premia le etichette con il miglior rapporto qualità/prezzo d’Italia. Informa Press era presente all’evento ed è qui per raccontarne i particolari.
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Berebene 2022: Napoli celebra la storica guida
Ad accompagnare il tutto, buona musica, formaggi invecchiati, dolci spettacolari, taralli e un’ottima accoglienza (dovuta anche alla professionalità degli studenti dell’ I.S. Andrea Torrente di Casoria, capaci di cavarsela ottimamente in un contesto discretamente affollato), che ha reso l’edizione napoletana di Berebene uno dei più attesi appuntamenti enologici d’Italia. Sul vino e intorno al vino si sono intrecciate tante storie che scorrono; alcune si sono fermate davanti ai microfoni.
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Berebene 2022: le voci dei protagonisti
La padrona di casa, Teresa Fusco
“Berebene è la guida del Gambero Rosso che celebra ogni anno i migliori vini nel rapporto qualità/prezzo. Questa è la 12° edizione napoletana della presentazione che permette di degustare le etichette di Berebene. Marchio di fabbrica delle edizioni napoletane è la location storica unita a importanti connubi gastronomici. Per celebrare Berebene 2022 abbiamo avuto Esterina Sorbillo, Fattoria degli Esposti, Sciuè Panino Vesuviano, Pasticceria La Torre e l’offerta musicale di Radio Yacht Lunare Project. Napoli si dimostra come sempre un pubblico attento e consapevole sull’argomento vino. C’è ancora tanto da fare ma finora noi che cerchiamo di lavorare sulla divulgazione possiamo ritenerci soddisfatti.”
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Berebene 2022, le voci dei produttori: Giuseppe Esposito (Cantine Babbo) e Andrea Iacuzzi (Jacùss)
Giuseppe Esposito: “Berebene 2022 è un traguardo, ma anche un punto d’inizio”
Inizia Giuseppe Esposito: “Essere nella guida Berebene 2022 ci rende orgogliosi.
È un grande traguardo e un punto d’inizio per una realtà nonostante tutto piccola come la nostra e un territorio che ha tantissimo per farsi conoscere come i Campi Flegrei: da questo punto di vista, Piedirosso e Falanghina potrebbero essere i portavoce del patrimonio storico, architettonico e vitivinicolo dei Campi Flegrei. Perché il vino è storia, e non va dimenticato; inoltre noi produttori possiamo e dobbiamo fare squadra. Quanto a Cantine Babbo, la nostra scelta di fare poche bottiglie e di lavorare da tanto con la DOC, insistendo sui tratti familiari e artigianali dei nostri processi di produzione, ha pagato. Continuiamo a formarci, guardando l’Europa e la sua continua attenzione ai disciplinari, ma è qui che dobbiamo iniziare a costruire il valore del territorio”.
Andrea Jacuzzi: “L’Italia del vino è forte e apprezzata”
Chiude Andrea Jacuzzi: “Non lo negherò, ero qui innanzitutto per vedere Napoli.
Sia la città che questo evento mi hanno dato un’accoglienza magnifica. Essere qui è un modo per far conoscere il mio territorio, perché il vino è ambasciatore delle terre in cui viene coltivato. Qui abbiamo portato un prodotto vinificato per il 20% in botte e per l’80% in vasca; l’assemblaggio avviene prima dell’imbottigliamento. Eventi come la presentazione di Berebene 2022 sono fondamentali per la consapevolezza del consumatore. Inoltre servono per portare un messaggio di compattezza. Noi che ci affacciamo verso l’Austria e la Svizzera possiamo dirlo ben chiaro: l’Italia del vino è forte e apprezzata“.
Chiudiamo con le parole di Nina Gentile, a Berebene 2022 come promoter per Fermento24.
“Questi eventi valgono tantissimo ed è davvero difficile non apprezzarli. Sono una vetrina importante per tutti: consumatori, produttori e comunicatori del vino“.