Costruito nel 1961, per 28 anni il Muro di Berlino ha tenuto divisa l’attuale capitale tedesca, diventando il principale simbolo della Guerra Fredda. Fu abbattuto il 9 novembre: una data di festa, segnata sui libri di storia, che ha cambiato le sorti dell’Europa e del mondo. Trent’anni fa la Germania tornava a essere un’unica nazione.
Ti consigliamo come approfondimento – Franken Bräu, allerta alimentare: la birra tedesca ritirata dal mercato
Berlino festeggia i trent’anni dalla caduta del muro
La sera del 9 novembre ’89, poco prima delle 19.00, decine di migliaia di berlinesi iniziarono a spostarsi verso le frontiere delle due parti della città. Le guardie, colte di sorpresa, non fecero resistenza, permettendo a tutti di passare. Così, picconata dopo picconata, tra la gioia e gli abbracci di tutti, la Germania si riunificava.
Sono 30 gli anni trascorsi da quella incredibile sera. Le immagini fecero il giro del mondo in poco tempo. Un varco si aprì nel muro che divideva Berlino Ovest e la Germania dell’Est. Un fiume di gente stupita e festosa oltrepassava quel confine che per 28 anni aveva separato un popolo.
Toccanti furono gli abbracci di varie famiglie costrette a vivere separate fino a quel momento. Per tutta la notte riecheggiò nei cieli di Berlino la parola “libertà”. Si stappavano bottiglie, si accendevano fiaccole, si sventolavano bandiere della Germania e le prime copie di un tabloid che già annunciava “Berlino è di nuovo Berlino”.
Indimenticabili sono le immagini dei ragazzi che si arrampicavano sul muro, dei picconi sollevati verso l’alto. In tre giorni, circa due milioni di persone passarono il confine: la fine di un’epoca era segnata.
Ti consigliamo come approfondimento – La Germania annienta il gender gap sui mezzi pubblici: nasce l’Equal Pay Day
Berlino pronta per i festeggiamenti
Lunedì alla Porta di Brandeburgo avrà luogo l’installazione artistica “Vision in Motion”: messaggi di desideri, speranze e idee che fluttueranno in cielo, uniti in una sorta di nuvola lunga circa 150 metri.
Attesissimo è il discorso del presidente Frank-Walter Steinmeier che seguirà le varie performance legate agli eventi del novembre ’89. Anche le chiese tedesche festeggeranno. Come ricordato dalla cancelliera Angela Merkel, la Chiesa ha avuto un ruolo fondamentale in quegli anni. Proprio per questo domenica 10, l’arcivescovo cattolico Koch e quello evangelico Droge presiederanno una celebrazione nella cattedrale evangelica di San Nicola.