Biancaneve polemica: lo scandalo Disney che ha fatto il giro del mondo in pochi giorni. Sotto accusa è la scena finale del celebre cartone animato, in cui il principe risveglia la dolce fanciulla con un tenero bacio che, a detta di molti, non sarebbe affatto consenziente! Ma cosa si cela davvero dietro tutta questa storia?
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Biancaneve polemica: uno shock internazionale
C’era una volta una principessa con la pelle bianca come la neve e le labbra rosse come il sangue. Vittima del maleficio di una strega cattiva, invidiosa della sua bellezza, cade in un sonno profondo dal quale può essere risvegliata solo dal bacio del vero amore. Fa la sua entrata in scena il bel principe che, innamorato della fanciulla, la salva dall’incantesimo.
Questo romantico bacio si è tramutato in un bersaglio per numerose critiche provenienti da tutto il mondo. Infatti, è stato definito “una molestia sessuale“, nei confronti della principessa dormiente, pertanto incapace di esprimere il proprio consenso. Tuttavia, migliaia di utenti sui social hanno espresso disappunto riguardo questa polemica. Tra questi anche figure politiche di rilievo, come il leghista Matteo Salvini. Ha scritto su Facebook: “Di censura in censura, si arriva al ridicolo. Qui a essere aggredito, oltraggiato e discriminato è… il buonsenso!” Della sua stessa opinione è Giorgia Meloni.
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Biancaneve polemica: come tutto è nato
La vicenda non ha avuto origine dal web, bensì da un articolo del giornale online statunitense San Francisco Gate. In occasione dell’inaugurazione della giostra “Snow White’s Scary Adventure” nel parco divertimenti californiano Disneyland, le giornaliste Katie Dowd e Julie Tremaine hanno recensito l’attrazione puntando il dito contro la scena finale dell’omonimo film d’animazione: il bacio tra il principe e la principessa. “Le dà un bacio senza il suo consenso mentre lei dorme. Non può essere vero amore se solo uno dei due è consapevole di ciò che sta accadendo”.
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Biancaneve polemica: il fenomeno del cancel culture
Le maggiori testate americane hanno contribuito a alimentare la polemica, diffusasi poi anche oltreoceano, in nome del politically correct. A tal proposito, si è molto parlato del fenomeno di cancel culture, che consisterebbe in comportamenti ostili e ostruzionistici nei confronti di un personaggio che adotta una posizione non condivisa da utenti o gruppi, che puntano perciò a “cancellare” e oscurare la sua presenza.
A difendere la storia e l’attrazione è il direttore creativo esecutivo di Disneyland Jim Shull. “Considerando che i cambiamenti culturali avvengono nel corso di decenni, si deve riconoscere che la giostra è accurata. Ovviamente alle persone è permesso di non apprezzare la storia”.
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Biancaneve polemica: la vera storia della principessa avvelenata
Del resto, come dichiarato dalla stessa Disney, la scelta di inserire questo tipo di finale è stata voluta. L’originale storia di Biancaneve, infatti, è ben diversa da quella presentata ai bambini. La versione dei Fratelli Grimm vede il corpo della fanciulla esposto in una teca nel bosco. Il principe, di passaggio, si innamora di lei a prima vista e chiede ai sette nani di portare con sé. Durante il trasporto della bara, la teca si apre: Biancaneve cade e il pezzo ingerito della mela avvelenata fuoriesce dalla sua bocca, facendola velocemente riprendere. La principessa, a quel punto, s’innamora del principe e i due decidono di sposarsi. Alle nozze viene invitata anche la matrigna di Biancaneve, autrice del sortilegio. Per punizione, viene costretta a ballare indossando un paio di scarpe roventi, fino alla morte. Un finale non adatto ai più piccoli.