In questi mesi i rapporti tra Cina e Stati Uniti d’America sono stati un continuo tira e molla; vuoi per dei ‘palloni’ non meglio identificati nei cieli americani, vuoi per delle piccate dichiarazioni da parte del presidente degli States, le tensioni tra i due paesi si son sempre più inasprite. E il tentativo di allentamento di Antony Blinken messo in atto in questi giorni ha avuto vita breve a causa delle recenti dichiarazioni di Joe Biden. Potus, infatti, durante una raccolta fondi in California, avrebbe descritto il suo omologo cinese come “un dittatore”. Dichiarazioni, quest’ultime, che non sono di certo il massimo del fair play istituzionale e che, come c’era da aspettarsi, hanno gettato nuovamente benzina sul fuoco. In altre parole, la risposta della Cina non si è fatta attendere.
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Biden Xi: il (vano) tentativo di Antony Blinken
Non sono passati mesi né settimane ma solo poche ore da quando Antony Blinken, segretario di Stato Usa, ha incontrato il presidente cinese Xi Jinping. Un incontro incoraggiante, tanto da spingere il presidente cinese a dichiarare quanto segue:
“Sono stati fatti progressi e raggiunti accordi su alcuni temi. Si è giunti a un risultato molto buono”. Certo, queste dichiarazioni risultano essere vaghe e approssimative. Tuttavia, gettavano le basi per un possibile primo allentamento delle tensioni tra le due superpotenze, divise su una miriade di questioni. Quella più spinosa è senza dubbio quella che riguarda Taiwan, ma al centro della discussione ci sono state anche la rivalità tecnologica, le sanzioni americane contro i giganti digitali cinesi e il commercio.
Un incontro proficuo, insomma, e questa è stata la chiave di lettura scelta anche da Blinken, che ha sottolineato come “Stati Uniti e Cina abbiano l’obbligo di gestire questo rapporto in modo responsabile”.
Parole che già son invecchiate male.
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Biden Xi: “È un dittatore”
Sono bastate poche parole per gettare alle ortiche quanto si era tentato di fare. Joe Biden, in occasione di una raccolta fondi in California, ha esternato una serie di commenti nei confronti del presidente cinese. L’inquilino della Casa Bianca è tornato anche sulla questione del pallone aerostatico.
“Il motivo per cui Xi Jinping si è molto arrabbiato quando ho abbattuto quel pallone con dentro due vagoni pieni di equipaggiamento per spionaggio” ha affermato Biden, “era che non sapeva che fosse lì”. Ha poi continuato:
“Questa è una di quelle cose che causano grande imbarazzo nei dittatori: non sapere che qualcosa è successo“.
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Biden Xi: la reazione della Cina
La reazione della Cina, come c’era da aspettarsi, non si è fatta attendere e arrivano tramite il portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning:
“La Cina esprime un acuto disappunto e una forte protesta per le affermazioni di Biden, che sono completamente assurde; estremamente irresponsabili; contraddicono i fatti e violano l’etichetta diplomatica; oltre a vulnerare seriamente la dignità politica della Cina, sono un’aperta provocazione politica”.