Bimba morta auto papà rilascia le prime dichiarazioni dopo la tragedia. L’uomo di 45 anni rivela come era certo di aver accompagnato la figlia di 11 mesi all’asilo prima di andare a lavoro.
Bimba morta auto papà: le prime dichiarazioni dell’indiziato
L’uomo aveva lasciato la macchina nel parcheggio dell’Ufficio della Direzione generale per il personale militare. La struttura offre la possibilità di un asilo nido ai figli dei dipendenti. Era questa la routine a cui i genitori di Stella, la piccola di 11 mesi, si erano ormai abituati. Come ogni giorno il carabiniere di 45 anni ha lasciato la macchina nel parcheggio. È certo di aver fatto tutto e di potersi recare a lavoro. Dopo diverse ore la scoperta della moglie, che andando all’asilo nido per recuperare la figlia scopre che Stella si trova nella macchina del compagno, ormai senza vita. Dopo giorni dalla tragedia l’uomo, accusato di abbandono di minore, ha rilasciato le prime dichiarazioni sulla tragedia. “Ero convinto di avere portato Stella all’asilo come tutte le mattine, mi sono pure sentito con mia moglie intorno alle 11 per concordare tra noi chi andasse a prenderla, pensavo di averlo fatto”.
Seppur gli inquirenti che si stanno occupando del caso siano ormai certi si sia trattato di un incidente, l’uomo è ancora accusato di abbandono di minore. Non è chiaro se l’uomo riceverà una pena, ma il suo racconto continua ad essere ascoltato dagli inquirenti. Intanto si indaga anche sull’ovatto porta bebè che in caso di abbondano di minore dovrebbe proprio suonare e allertare i presenti. L’allarme però non sembra essere scattato. Intano il corpo della piccola di 11 mesi è stato trasportato allo studio legale per eseguire l’autopsia.
Bimba morta auto papà: i commenti di amici e familiari
Intanto la famiglia non rilascia ulteriori dichiarazioni. Soltanto pochi amici della famiglia hanno commentato la vicenda ai microfoni. “Siamo tutti a pezzi. Sandro e sua moglie sono chiusi nel loro dolore, nessun genitore può prepararsi a una tragedia di tale portata. Siamo tutti a pezzi. Sandro e sua moglie sono chiusi nel loro dolore, nessun genitore può prepararsi a una tragedia di tale portata”.