Bimbo errore ospedale, la morte del piccolo secondo le indagini si sarebbe potuto evitare se fosse stato adeguatamente monitorato. Si indaga sulle dinamiche che hanno portato al triste epilogo.
Bimbo errore ospedale: la tragedia in sala operatoria
Secondo quanto riportato il piccolo era ricoverato nell’ospedale Regina Margherita di Torino per un intervento di lobectomia. Ovvero l’asportazione di un lobo polmonare. Un intervento molto rischioso, ma i due anni in tribunale hanno decretato che l’errore che ha portato al decesso sia stato causato da un errore umano evitabile. Il medico chirurgo infatti avrebbe reciso l’aorta del piccolo credendo che si trattasse di un vaso sanguino secondario. Un errore che si è rivelato fatale per il piccolo paziente che è morto sotto i ferri a casa dell’emorragia.
L’inchiesta è stata aperta dopo i fatti accaduti il 15 aprile 2021. Accusati il chirurgo che ha compiuto la recisione fatale, insieme ad altri 3 medici presenti in sala. Nonché l’anestesista e il direttore del reparto di chirurgia pediatrica. L’accusa è di omicidio colposo, inoltre l’equipe dopo l’errore avrebbe anche tardato ad accorgersene in quanto il sanguinolento nei neonati avviene in maniera più lenta rispetto agli adulti.
Oltre che negligenza, la sentenza per omicidio colposo verterebbe sull’errore da parte del dirigente di aver incaricato di eseguire l’intervento ad un medico specializzato in chirurgia su adulti. In parte su questo dettaglio verterebbe anche l’accusa di non essersi accorti in tempo dell’errore commesso. A processo non sono stati coinvolti gli specialisti che sono intervenuti dopo l’errore ed hanno tentato invano di riparare al danno.