L’emergenza Coronavirus, che sta mettendo in ginocchio l’Italia, avrà un impatto considerevole anche sull’economia del Paese. Alcune fasce sembrano già state colpite: si tratta di quelle famiglie che, al momento, a causa del blocco delle attività, si trovano senza stipendio e non percepiscono alcuna entrata. Per far fronte all’emergenza, il Governo ha stanziato 400 milioni di euro da distribuire a tutti i comuni italiani, sotto forma di bonus spesa. Questi fondi, gestiti dalla Protezione Civile, dopo l’annuncio del presidente Conte, sono arrivati a cominciare dal 31 marzo. Saranno destinati alle persone che, in questo delicato periodo, non hanno soldi per poter fare la spesa. La priorità verrà data a chi non riceve nessuna forma di sostegno economico. Vediamo più nel dettaglio a chi sono destinati e quanto spetta a ogni comune.
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Bonus spesa: criteri di ripartizione
Per la distribuzione dei bonus spesa è prevista, all’interno dell’ordinanza, una ripartizione fondi in base della grandezza dei comuni e al numero di abitanti. Sulla base dei parametri stabiliti, sono stati stanziati 55,9 milioni per la Lombardia, che risulta essere la regione più popolosa, seguita dalla Campania, a cui sono stati destinati 50,7 milioni e dalla Sicilia con 43,4 milioni. Ma ecco tutte le ripartizioni regione per regione, con i milioni di euro assegnati:
- Abruzzo 9,4
- Basilicata 4,5
- Calabria 17,2
- Campania 50,7
- Emilia-Romagna 24,2
- Friuli Venezia Giulia 6,6
- Lazio 37
- Liguria 8,7
- Lombardia 55,9
- Marche 9,4
- Molise 2,4
- Piemonte 24
- Puglia 33,1
- Sardegna 12,6
- Sicilia 43,5
- Toscana 21,4
- Trentino Alto Adige 5,7
- Umbria 5,5
- Valle d’Aosta 0,68
- Veneto 27,7
Nel documento è inoltre specificato che:
“Per i comuni che contano fino a 5.000 abitanti, saranno destinati almeno 20.000 euro; 50.000 per quelli che hanno una popolazione compresa tra le 5.000 e le 30.000 unità. 80.000 euro per i comuni che contano fino a 70.000 abitanti e 150.000 per i capoluoghi”.
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Bonus spesa: chi ne può usufruire?
Ogni nucleo familiare, in base a criteri stabiliti dai singoli comuni, avrà diritto a 300 euro di buonus spesa. Questi soldi saranno spendibili esclusivamente per generi alimentari e beni di prima necessità. La priorità spetta a chi non percepisce entrate, in altre parole chi non è destinatario di un altro sostegno pubblico. Sono quindi esenti coloro che usufruiscono di reddito di cittadinanza e del sussidio di disoccupazione.
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Come richiedere il bonus spesa?
Saranno i servizi sociali di ogni singolo comune a definire le modalità attraverso cui poter richiedere l’accesso ai bonus messi a disposizione dal Governo. Ogni comune inoltre fornirà una lista degli esercizi presso cui sarà possibile spendere i contributi spesa. Carta bianca ai comuni anche per quanto riguarda i metodi di distribuzione. Si potrà decidere di erogare buoni spesa oppure comprare generi alimentari e prodotti necessari da distribuire tramite le associazioni di volontariato che svolgono la loro attività all’interno delle amministrazioni.