L’oro bianco piace proprio a tutti, ma soprattutto ai mercati. La Mozzarella di bufalacampanaDOP (denominazione di origine protetta) in particolare è un’eccellenza di una regione dove il cibo è ragione di vita e, per molti, anche di guadagno. Infatti riesce a generare un giro d’affari spaventoso. Parliamo di un fatturato del consumo, più l’intero indotto, di circa 1,2 miliardi di euro.
Bufala campana DOP, la mozzarella genera un tesoro da più di un miliardo
I dati sono stati resi noti dalla Svimez (Associazione per lo SVIluppo dell’industria nel MEZzogiorno) in un incontro alla Borsa italiana a Milano. Emerge così anche agli occhi di chi non è economista l’immenso valore di questo prodotto. La presentazione della relazione “sull’impatto socio-economico sul territorio della filiera della Mozzarella di Bufala Campana DOP” è avvenuta per conto del direttore dell’associazione, Luca Bianchi, alla presenza del presidente del Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop, Domenico Raimondo e del direttore Pier Maria Saccani.
Si è individuato il fatturato 2017, pari a 577 milioni di euro, cui corrisponde una media di 9,3 milioni di euro per impresa: fatturato medio nettamente superiore a quello del sistema produttivo nazionale“. La filiera genera lavoro per più di 11.200 persone, cioè l’ l’1,5% dell’occupazione per le province di Caserta e del salernitano, le più votate alla produzione di mozzarella di bufala. La bufala DOP in sole 90 aziende incide per l’1,4% sul Pil totale delle due province campane. Quindi un euro di fatturato dai soci del Consorzio ne crea più di 2 per tutta la filiera. Un vero e proprio business.
Bufala dop, tutti gli indicatori economici che “premiano” la mozzarella più buona del mondo
Bianchi ha dichiarato che il settore ha una redditività “premium”, riferendosi e analizzando i bilanci di 62 aziende (e considerando in pratica il 90% del fatturato della mozzarella di bufala)
In termini economici il livello medio del margine d’impresa, calcolato con il rapporto del risultato prima delle imposte dovute e del volume raggiunto dal fatturato si attesta al 6,3%. Risultato che si trasforma al 6,8% con il lordo della gestione finanziaria. In pratica, la mozzarella di bufala campana DOP corre come un top brand, ben oltre i dati non solo relativi al sistema produttivo meridionale ma anche relativi alle medie imprese industriali nazionali.
Mozzarella di bufala campana DOP: è boom dell’export
Il 2018 per l’export è stato un anno di grazia. Le vendita in Italia del Consorzio della bufala campana sono al 67,29%, mentre l’estero segna un bel 32,75%. Una crescita netta di oltre il 3% complessivo. I paesi dove la mozzarella di qualità è particolarmente apprezzata sono la Francia, la Germania, gli Usa, la Spagna e la Gran Bretagna. Incrementi notevoli si hanno in Ungheria, Bulgaria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ucraina, Romania, Polonia e soprattutto nei Paesi Bassi.
Ma vediamo un po’ di dati che certificano il successo del prodotto:
262 milioni il valore delle esportazioni nell’anno 2017 (+9% rispetto al 2016);
Produzione quadruplicata in un quarto di secolo, da 115.000 tonnellate a 494.000;
La filiera della mozzarella di bufala campana DOP è costituita da 1.267 allevatori, con 1.274 allevamenti. Il totale è di circa 270 mila capi bufalini;
I benefici non sono solo per le aziende produttrici ma per l’intera filiera. Ad avvantaggiarsene sono soprattutto le zone di Caserta, Salerno e del basso Lazio.
In pratica, mangiare una mozzarella di bufala campana DOP è come gustarsi un tesoro nazionale.E allora, buon appetito a tutti!