Buone notizie 2022 – Guerra russo-ucraina, recrudescenza del Covid, ormai diventato ufficialmente una endemia, aumento dei morti sulle strade in Italia, inflazione altissima: verrebbe da pensare che il 2022 sia stato un anno terribile, al pari degli ultimi appena affrontati. E invece no: quest’anno che va via ci ha lasciato diversi motivi per sorridere. Noi ne abbiamo selezionati 5. Sono notizie che spesso sono passate sotto silenzio ma che lasciano davvero una grande speranza. Scopriamole insieme.
Ti consigliamo come approfondimento – Di sana e “felice” costituzione: storia di un diritto in giro per il mondo
Buone notizie 2022: ecco le cinque scelte per voi
Chiariamo, come piccola premessa, il motivo della scelta. Sono notizie che riguardano diritti e speranze di molti, se non di tutti, come prima cosa. In secondo luogo, sono notizie destinate a restare. Cioè cambiamenti, positivi, ovviamente, da cui non si torna indietro. Pronti a sorridere?
Buone notizie 2022: annullata in Italia la tampon tax
Con due interventi, uno del governo Draghi e uno del governo Meloni, l’iva sugli assorbenti è scesa dal 22% al 5%. L’iva è così equiparata a quella in vigore già da tre anni per i prodotti compostabili.
L’Italia rientra così nelle soglie in vigore nei vari paesi europei, che vanno dalla gratuità (per l’Irlanda) al 6% per il Belgio.
Buone notizie 2022: l’Italia crede nel presente e nel futuro
Nel 2022 il Pil italiano è cresciuto del 3,9%, contro una media europea del 3,2%. Certo, era un rimbalzo dopo le forti contrazioni degli anni precedenti, ma quelle contrazioni hanno colpito tutto il mondo. Detta in modo diverso, l’Italia ha retto meglio degli altri paesi ai motivi di crisi del 2022.
E non è ancora finita: per la prima volta nella storia, gli investimenti in start up italiane hanno superato i 2 miliardi di euro. I dati sono pubblicati in un rapporto congiunto del ministero delle Imprese e Made in Italy (Mimit), InfoCamere, Unioncamere e Mediocredito Centrale (Mcc). L’Italia sta sanando la sua mancanza di start up innovative e di successo. A oggi nel nostro paese se ne contano 14.700.
Ti consigliamo come approfondimento – Le vacanze del futuro cambiano grazie alle start up
Buone notizie 2022: di salute e di energia
Nonostante la pandemia e 6 milioni di casi di influenza solo in Italia (fonte: bollettino dei medici sentinella della rete Influnet, diffuso dall’Istituto superiore di sanità), arrivano buone notizie anche sul fronte della salute. E non è l’ultimo motivo per sorridere
Buone notizie 2022: i successi sul fronte malaria e trapianti
Terza buona notizia nel 2022: è stato sviluppato un nuovo vaccino contro la malaria. La sua efficacia è stata testata ed è efficace all’80%. Una notizia importantissima, visto che la malaria è una delle malattie più terribili tra quelle che non siamo ancora riusciti a debellare e provoca ogni anno circa 400.000 morti.
Quarta buona notizia: arrivano buoni aggiornamenti sul fronte trapianti. Sembra ormai assodato che alcuni organi dei maiali possano sostituire egregiamente quelli umani in un trapianto. L’ultimo aggiornamento è che sono state riattivate parzialmente le attività cellulari di cuore, cervello reni e fegato di maiali un’ora dopo la loro morte. Questo aiuterà moltissimo i trapianti. È il primo passo, infatti, per poter trapiantare organi vitali anche molti giorni dopo la morte del donatore.
Ti consigliamo come approfondimento – Scoperto nuovo gene contro i tumori al San Raffaele
Buone notizie 2022: successi dell’Italia sul fronte della protezione degli animali
Infine, all’ultimo punto, due notizie dal mondo degli animali italiani. La Camera dei deputati ha approvato il disegno di legge costituzionale che per la prima volta inserisce la tutela dell’ambiente, degli ecosistemi e dei diritti degli animali nella nostra Costituzione, grazie alla modifica degli articoli 9 e 41.
A proposito di tutela degli animali, secondo il report elaborato da World Animal Protection l’Italia, tra i 51 Paesi oggetto d’analisi, detiene il primato di strutture ricettive per animali, 525 per milione di abitanti. Insomma, un’Italia sempre più attenta sul versante dei nostri amici a 4 zampe.
