I C-Level rappresentano il grado più alto del top management aziendale, e per questo sono essenziali per l’azienda. Si parla infatti di figure professionali che dirigono le sorti aziendali, dato che sono responsabili delle decisioni più importanti e su più livelli. Vediamo dunque di approfondire questo tema e di scoprire quali sono queste figure chiave.
I tratti distintivi del top manager
I top manager di oggi devono possedere determinate qualità, essenziali per potersi inquadrare in un organigramma capace di gestire al meglio un’impresa. Si parte ovviamente da competenze fondamentali come le doti di leadership, che non possono assolutamente mancare in un C-Level. Naturalmente esistono altri requisiti essenziali, come le competenze nel digitale, che oggi rappresentano un obbligo per qualsiasi figura manageriale di spicco.
Un’altra qualità è la capacità di gestire progetti impegnativi, anche più di uno in simultanea, il che implica una corretta gestione e motivazione delle risorse umane e dei team impegnati in ogni singolo progetto. Si tratta dunque di ruoli che devono essere ricoperti da professionisti affidabili e con esperienza pregressa nel ruolo, specialmente considerata l’importanza assunta da queste cariche a livello strategico.
In quest’ottica un semplice colloquio ai fini dell’assunzione potrebbe non bastare, è preferibile piuttosto accertarsi delle esperienze pregresse in ambito aziendale attraverso un report di settore, che può essere ottenuto tramite portali come iCribis, ad esempio, oppure altri portali web dedicati. In questo modo si avrà la certezza delle qualità del candidato, in special modo per quel che riguarda i ruoli ricoperti in passato presso altre realtà aziendali. Infine, è chiaro che un C-Level dev’essere in grado di gestire in modo ottimale lo stress e le pressioni, date le enormi responsabilità che gravano sulle sue spalle.
I principali ruoli C-Level
CEO: il CEO è il C-Level per eccellenza. Si tratta infatti dell’amministratore, dunque la figura che occupa il ruolo in assoluto più alto all’interno di un organigramma societario. È il CEO a dover prendere le decisioni più importanti, ed è ovviamente il primo responsabile, sia se si parla dei successi, sia se si fa riferimento ai fallimenti.
CFO: il CFO è il principale responsabile della gestione finanziaria, e viene ovviamente coinvolto anche a livello decisionale, su più aspetti, dato che si parla comunque di un manager a tutto tondo. Si tratta di una figura con grandi responsabilità, che deve essere anche in grado di gestire contatti, rapporti e comunicazioni con enti come le banche e i revisori dei conti.
CPO: il CPO si occupa di tutta l’area acquisti dell’impresa, dunque anche delle forniture e dei servizi di appalto. Anche in questo caso ci si trova di fronte ad una figura responsabile della comunicazione con i vari attori chiamati in causa, dai fornitori fino ad arrivare ai venditori.
CRO: il CRO è una figura temporanea, che viene ricoperta spesso dal CFO in momenti di crisi finanziaria o di discontinuità gestionale. Chiunque occupi questo ruolo deve avere una forte esperienza pregressa nella gestione dei processi di ristrutturazione di grandi aziende, ed ecco perché spesso il ruolo viene affidato ad appositi manager temporanei.