Calabria shock, è sfida al Governo: la Santelli riapre (quasi) tutto!

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Foto da pagina Facebook Jole Santelli

Ormai è guerra aperta tra le regioni (soprattutto quelle guidate dal centrodestra) e il governo. Nella tarda serata del 29 aprile, mentre Salvini e i senatori della Lega occupavano il Senato, la governatrice della Calabria emanava un’ordinanza che sa quasi di “liberi tutti” a partire dal 30 aprile.

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Calabria, è “liberi tutti”. Santelli: “Ho fiducia nei calabresi”

fase 2 calabriaAltro che fase 2 con prudenza. La governatrice calabrese Jole Santelli spiega la sua decisione.

“L’ordinanza prevede misure nuove, al pari di altre regioni, e alcune uniche sul territorio nazionale; tutte parlano il linguaggio della fiducia. Poiché in queste settimane i calabresi hanno dimostrato senso civico e rispetto delle regole, è giusto che oggi la Regione ponga in loro fiducia. Sapranno dimostrare buon senso nel gestire i nuovi spazi di apertura che la Regione Calabria ha deciso di consentire anche oltre il dettato del Governo. È consentita la ripresa delle attività di ristoranti, pizzerie, rosticcerie per la preparazione dei relativi prodotti da effettuarsi a mezzo asporto. Inoltre è consentita la ripresa delle attività di bar, pasticcerie, ristoranti, pizzerie, agriturismi con somministrazione esclusiva attraverso il servizio con tavoli all’aperto. Queste attività possono essere riattivate presso gli esercizi che rispettano le misure minime ‘anti-contagio’. Queste sono previste in un allegato al provvedimento e ferma restando la normativa di settore“.

Non solo attività commerciali

L’ordinanza non è un semplice via libera, ma introduce la emergenza coronavirus calabriaregione in una vera e propria fase 3. Sono permessi infatti:

  • Spostamenti all’interno del proprio Comune o verso altro Comune per lo svolgimento di sport individuali;
  • Spostamenti per raggiungere le imbarcazioni di proprietà da sottoporre a manutenzione e riparazione, per una sola volta al giorno;
  • Spostamenti per l’assistenza a persone non autonome. Sono comprese anche quelle per le quali occorre prestare assistenza ai sensi della legge 104/92, in quanto rientranti nei motivi di salute;
  • Consentita l’attività di commercio di generi alimentari presso i mercati all’aperto.  Inclusa la vendita ambulante anche fuori dal proprio Comune, fermo restando il rispetto delle distanze interpersonali e l’uso delle mascherine e guanti;
  • Consentita l’attività di commercio al dettaglio, anche in forma ambulante di fiori, piante, semi e fertilizzanti.

Sindaci calabresi furiosi

#CoronaVirus!#SelliaMarina_contagioZERO!❗️AVVISO IMPORTANTE AI CITTADINI❗️Sul Territorio Comunale di Sellia Marina…

Gepostet von Francesco Mauro am Mittwoch, 29. April 2020

La decisione della governatrice, a giudicare dalle reazioni social, preoccupa molto i cittadini calabresi. E decine di sindaci della regione sono sul piede di guerra (come mostrato dall’ultimo comunicato del sindaco di Sella Marina, Francesco Mauro)! Tra questi Paolo Mascaro, Sindaco di Lamezia Terme. Sulla sua pagina Facebook ha già comunicato che “Il Comune di Lamezia Terme adotterà domattina ordinanza con la quale bloccherà da subito l’applicazione del provvedimento della Regione Calabria del 29 aprile. Continuerà ad adeguarsi alle prescrizioni nazionali ed a quanto stabilito nelle ordinanze sindacali emesse o da emettere”. Esempio che sarà seguito da numerosi colleghi, elencati in una nota dallo stesso sindaco.

#CoronaVirus!#LaSaluteDeiCittadini_PrimaDiTutto! ❗️COMUNICATO❗️54 SINDACI DELLA PROVINCIA DI…

Gepostet von Francesco Mauro am Donnerstag, 30. April 2020

Al momento l’unica voce fuori dal coro è quella del sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto di Forza Italia come la governatrice.

Ha fatto bene Jole a riaprire subito bar e ristoranti all’aperto. In Calabria non cambierebbe niente con un mese di chiusura in più. Si aggraverebbe solo di molto la situazione economica. Il Comune di Cosenza darà a tutti gli esercenti, in proporzione alle superfici esistenti, la possibilità di utilizzare gratuitamente ulteriore spazio pubblico per i prossimi mesi. Raccomando a tutti di continuare a rispettare le misure di distanziamento sociale ed evitare gli assembramenti”.

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Il Governo pensa alla diffida dell’ordinanza

pulizia covid-19 calabriaA quanto apprende l’agenzia Adnkronos da fonti di governo, l’esecutivo va verso la diffida dell’ordinanza della Calabria. La diffida è il passo che precede l’impugnativa. Si tratta, in sintesi, di una lettera con cui si invita il governatore a rimuovere le parti incoerenti dell’ordinanza rispetto al Dpcm varato. Se le modifiche non vengono apportate, il governo può decidere di ricorrere al Tar o alla Consulta e impugnarla.

Dura la reazione del Gruppo PD in Consiglio regionale.

Se, in violazione di norme sanitarie nazionali, ripartiranno i contagi in quei bar o ristoranti che aprono (tra l’altro senza linee guida nazionali), quelle persone avranno tutto il diritto di chiedere i danni alla regione. Se, oltre a essere del tutto illogico, quello della Santelli fosse anche un gioco politico per creare divisioni fra i diversi livelli istituzionali, la cosa sarebbe ancora piu’ grave”.