Camorra Pianura: questa mattina in corso un’operazione della Polizia di Stato contro la camorra nel quartiere napoletano. La Procura ha emesso diversi provvedimenti cautelari per associazione mafiosa, tentato omicidio e traffico di droga. Gli arresti arrivano dopo l’omicidio di Andrea Covelli e delle denunce del parroco del quartiere, Don Antonio Coluccia.
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Camorra Pianura: maxi operazione della Polizia
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Camorra Pianura: omicidio di Andrea Covelli
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Camorra Pianura: parla don Antonio Coluccia


Sulla diffusione della camorra nel quartiere è intervenuto Don Antonio Coluccia, il parroco di Pianura. Quest’ultimo ha detto: “Liberiamo Pianura dalle piazze di spaccio, da coloro che assoggettano i territori, queste organizzazioni di male, la camorra che ruba la speranza, che uccide, che ammazza, che non ha rispetto per la vita, che non la valorizza, difendiamo questa terra, amiamo questa terra che appartiene a tutti, in nome di questo Dio che è padre di tutti. Denunciate, segnalate. L’omertà è un tumore sociale”. Il parroco è finito sotto scorta per le sue battaglie contro boss e spacciatori ma non si è mai perso d’animo e torna a lanciare una sfida, armato di megafono. Don Coluccia si è recato in via Artemisia Gentileschi dove è attiva una delle principali piazze di spaccio dell’area. Da lì ha esortato la popolazione a reagire e, soprattutto, a denunciare.
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Camorra Pianura: parla il consigliere Borrelli


Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere regione di Europa Verdi, Francesco Emilio Borrelli. Borrelli ha detto: “Pieno sostegno a Don Coluccia e a tutti coloro che non abbassano la testa. Quello della camorra è uno scenario a cui ci si abitua solo se si decide di mettere la testa sotto la sabbia. Venerdì saremo nuovamente in piazza per manifestare contro la camorra e le criminalità che stanno dilaniando il quartiere. Saremo qui per gridare assieme ai cittadini la nostra rabbia. Ma la rabbia dovrà restare sempre viva, una fiamma che non dovrà mai spegnersi, dovrà essere il fuoco con cui bruciare una vergogna che ci perseguita da decenni. Le nostre grida non dovranno mai fermarsi. La morte di Andrea Covelli non è il problema, non è la causa ma la conseguenza di un fenomeno che fa notizia solo quando si spara. La camorra è viva e vegeta.”