Dpcm: Campania divieto di asporto bevande per bar e pub dopo le 18

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Campania dpcm asporto bevande L’entrata in vigore del Nuovo Dpcm a firma di Mario Draghi, è stato accompagnato in queste ore da una serie di dubbi e perplessità. In particolare, la questione ha riguardato i pub e i bar e se essi potessero vendere bevande d’asporto dopo le 18. Per eliminare ogni sorta di dubbio è intervenuto il Ministero della Salute che, attraverso una nota, ha fugato ogni dubbio.

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Campania dpcm asporto bevande, la nota del Ministero della Salute

Campania dpcm asporto bevandeAtteso nei giorni scorsi era il Nuovo Dpcm che porta la firma di Mario Draghi. Tale provvedimento prevede una serie di nuove disposizioni per il contenimento del Coronavirus. Nuove disposizioni che hanno creato non pochi dubbi in merito all’asporto. Infatti, si credeva, erroneamente, che pub e bar potessero vendere bevande d’asporto dopo le 18.

Per chiarire la questione dell’asporto, è intervenuto il Ministero della Salute con una nota ufficiale fugando ogni dubbio sulla questione. “A proposito delle notizie di stampa riguardanti la disciplina delle “attività dei servizi di ristorazione” in relazione all’asporto, si precisa che è rimasto il divieto di asporto per le attività dei bar (codice ATECO 56.3) dopo le 18, come per gli altri esercizi commerciali della stessa tipologia. Viene consentito ora l’asporto solo fino alle 22 dalle enoteche o esercizi di commercio al dettaglio di bevande (codice ATECO 47.25). Resta, ovviamente, vietato il consumo sul posto”.

Il comunicato ufficiale del Ministero della Salute è consultabile qui.

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Che cosa dice, quindi, il comunicato?

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Ph presa dalla pagina ufficiale del Ministero della Salute

Sopra è stato riportato il comunicato del Ministero della Salute. Cosa si evince dal comunicato? Il comunicato del Ministero guidato da Roberto Speranza specifica alcuni elementi. Infatti sottolinea che la possibilità di vendere bevande d’asporto non è prevista per pub, bar, birrerie, caffetterie e ristoranti. La nuova regola riguarda principalmente gli esercizi di commercio al dettaglio, come ad esempio le enoteche.