Campi Flegrei aggiornamenti: è stato reso pubblico un bollettino che mostra l’attuale situazione della zona vulcanica napoletana. Come ben si sa, negli ultimi tempi il vulcano ha destato parecchie preoccupazioni. Nonostante le continue scosse di terremoto, secondo il monitoraggio continuo il quadro è rimasto stabile.
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha rilasciato una dichiarazione preoccupante circa due settimane fa. Si è parlato di una possibile esplosione dei Campi Flegrei. Secondo le osservazioni degli esperti, l’attività sotterranea della zona vulcanica napoletana si sarebbe notevolmente intensificata negli ultimi tempi. “Uno shock sismico energetico potrebbe causare fenomeni di rottura di grossi massi lungo le faglie principali, innescando eventi esplosivi.” Questo è stato l’avvertimento degli studiosi – notizia che si è diffusa a macchia d’olio. E nei giorni successivi all’annuncio, qualcosa è successo. Uno sciame di scosse sismiche (ben ventisei) ha colpito l’area nella notte tra il 31 maggio e il primo giugno. La più potente ha raggiunto la soglia di magnitudo 1.8 sulla scala Richter. La popolazione si è divisa in schieramenti contrastanti: alcuni sembrano non aver avvertito nulla, mentre altri hanno raccontato di aver vissuto ore da incubo.
Campi Flegrei aggiornamenti: il bollettino dell’Osservatorio Vesuviano
Le numerose scosse di terremoto, proseguite anche per altre notti, hanno intensificato le osservazioni. È stato pubblicato un bollettino che riassume le attuali situazioni del sottosuolo colpito dagli sciami sismici. “Sulla base dell’attuale quadro dell’attività vulcanica sopra delineato, non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni a breve termine.” Sono parole che rassicurano i cittadini residenti nelle zone limitrofe, arrestando quel sentimento di paura che li ha tenuti col fiato sospeso fino a poco fa. Il fenomeno del bradisismo non si arresta e, con esso, anche le emissioni di CO2. L’attenzione resta alta; eventuali cambiamenti del quadro del sottosuolo verranno comunicati in tempo reale dall’Osservatorio Vesuviano.