Incidente Capri, si indaga su freni e barriera stradale. Aperta un’inchiesta

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Capri autobus inchiesta

Capri autobus inchiesta – sono gli ultimi aggiornamenti sull’incidente di pochi giorni fa sull’isola. La Procura ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo. Nel mirino i freni della vettura precipitata e la ringhiera stradale che ha ceduto. Nella giornata di ieri gli autobus più vecchi sono stati portati in deposito. 

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Capri autobus inchiesta aperta dalla Procura 

campanella caprese Mare, Capri autobus inchiesta L’incidete a Capri verificatosi nella mattina di giovedì scorso ha causato 23 feriti e un morto. Si tratta dell’autista 33enne Emanuele Melillo. Le primi ipotesi parlano di un malore da parte del conducente. Verrà accertato oggi con l’autopsia del corpo. Nel mirino della Procura ci sono però i freni del veicolo. Da una visione della telecamere di sicurezza sembra infatti che Melillo si sia reso conto del malore e abbia tentato di accostare. Da verificare ora è se la tragedia sia stata procurata dal mancato funzionamento dei freni o dalla ringhiera stradale che non ha retto il peso. A parlare dell’inadeguatezza del mezzo anche il sindacalista USB, Adolfo Vallini. “Era stato immatricolato nel 2003. Si trattava in ogni caso di un mezzo vecchio, e in attesa di capire cosa sia accaduto ieri, è normale pensare anche ad un problema di sicurezza che è molto diffuso nei mezzi di trasporto dell’isola.”

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Capri autobus inchiesta: le dichiarazioni di De Luca 

De Luca scuole campania, Capri autobus inchiesta Durante la sua settimanale diretta Facebook il presidente delle Regione De Luca si è espresso sulla vicenda. “Non possiamo non rivolgere un pensiero a Emanuele Melillo, giovane autista morto ieri a Capri. E’ stato colto da malore. Probabilmente un infarto. Ha cercato di accostare il pullman per evitare danni. Non ci è riuscito.” Un pensiero anche per i feriti, alcuni anche bambini, che sono stati portati sulla terraferma. “Cercheremo di seguirli fino alla dimissione dai nostri ospedali.” 

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