Caro benzina: decreto anti-accise rischia di slittare. Assopetroli è contraria

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Caro benzina decreto, è stato approvato con urgenza ma verrà messo in atto più avanti. L’obbiettivo per cui è stato discusso era quello di contrastare l’aumento spropositato dei prezzi. Per questo Mario Draghi lo ha portato in discussione il giorno dopo averlo annunciato. Approvato immediatamente, senza troppe discussioni, riducendo le accise per un periodo di 30 giorni. Si vociferava di un’attuazione immediata, subito a seguito dell’operazione. Tuttavia bisognerà attendere la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Da lì partirà il conto alla rovescia dei 30 giorni di copertura previsti.

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Caro benzina decreto: quando entrerà in vigore

Germania benzinaio ucciso, aumento prezzo benzina, russia default, decreto benzina, caro benzina decreto,La manovra di Mario Draghi contro il caro benzina è stata immediata. Promossa ai media nella giornata di mercoledì scorso e subito approvata il giovedì successivo. Tuttavia sono state le tempistiche dell’approvazione a far ritardare il decreto contro il caro benzina. Quest’ultimo infatti non è entrato in vigore venerdì, come tanti si aspettavano. Di fatto il suo inserimento nella Gazzetta Ufficiale è previsto per oggi, ovvero il 21 marzo. Motivo per cui l’effetto del provvedimento dovrebbe iniziare a vedersi dalla giornata di domani, 22 marzo. Il conto alla rovescia, dei 30 giorni di copertura, partirà dalla giornata in cui il decreto sarà inserito nella Gazzetta Ufficiale. Tuttavia non si escludono tempi più lunghi per l’inserimento e la conseguente attuazione di quest’ultimo. Il motivo sono eventuali ritocchi che potrebbero sopraggiungere.

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Caro benzina decreto: eventuali modifiche e la critica di Confindustria

draghi benzina decreto, stop super green pass, decreto benzina, caro benzina decreto,Il motivo di un ulteriore ritardo nell’attuazione del decreto potrebbe essere dovuto ad eventuali, ulteriori, ritocchi. Di fatto, prima della firma del Capo dello Stato, della bollinatura da parte della Ragioneria Generale, e dell’inserimento nella Gazzetta, il testo appare ancora modificabile. A riguardo, è proprio Confindustria a chiederne una modifica, ritenendolo: “Deludente”. Poiché: “Non risolve strutturalmente il problema dei rincari dei prezzi energetici”. Di fatto, Confindustria ha intravisto un: “Rischio di incostituzionalità sugli extra profitti”. Poiché è proprio da un 10% degli extraprofitti delle società energetiche che il governo garantirebbe la copertura finanziaria, senza effettuare ulteriori scostamenti di bilancio. Ad opporsi però, al punto di minacciare uno sciopero, sono Assopetroli e Assoenergia. Le due società distributrici e stoccanti di carburante, ovviamente non sono concordi ad una simile manovra.

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Caro benzina decreto: Assopetroli e Assoenergia pronti allo sciopero

energia, caro benzina decreto,Una manovra, quella voluta dal Presidente del Consiglio, Mario Draghi, che non è piaciuta a tutti. Sicuramente avrà fatto felici molti italiani, poiché punta principalmente alla salvaguardia del loro portafoglio. E soprattutto a contrastare una speculazione in atto sui costi del carburante. Tuttavia, Assopetroli e Assoenergia, ovvero le società che distribuiscono e stoccano carburanti, non sono contente. Evidenziando come, con il taglio delle accise, i carburanti già immagazzinati con la vecchia accisa, saranno venduti con la riduzione. “Subiranno una fortissima svalutazione rispetto al prezzo di carico”. Ciò comporterebbe: “Un danno enorme per il settore distributivo”. Che dunque chiede indennizzi, altrimenti minaccia una: “Mobilitazione”. Un’affermazione che probabilmente troverà il contrasto di molti cittadini. Di fatto sono quest’ultimi al momento a pagare il carburante in maniera spropositata. Al Governo dunque la parola finale.