Un prete e una salma cadono da un dirupo. Non ĆØ lāinizio di una barzelletta di Gigi Proietti o di Gino Bramieri. Non ĆØ la scenetta di Renato Pozzetto o Paolo Villaggio. Si tratta di una storia vera: carro funebre, prete e salma finiscono giù per una scarpata. Ć accaduto a Montepetra di Sogliano. A pochi metri dal cimitero, la vettura dellāagenzia funebre ĆØ cappottata per una scarpata portando con sĆ© oltre alla salma anche il prelato. Vediamo nel dettaglio che cosa ĆØ successo.
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Il prete e il carro funebre: il rocambolesco incidente che ha tenuto tutti col fiato sospeso
Il 28 marzo, infatti, ha subito un incidente con la motozappa mentre lavorava i suoi terreni. Il terreno era a ridosso dellāabitazione di lui. La zona ĆØ quella di Turrito, un tratto collinare notevolmente scosceso. Lāincidente lāha per un poā lasciato in vita, ma dopo una decina circa di giorni lāanziano non ha resistito. Se nāĆØ andato, lasciando un vuoto incolmabile a parenti e amici.
Finita la celebrazione, la salma ĆØ stata trasferita al cimitero. Per accedere al cimitero, tuttavia, cāĆØ una salita un poā impervia. Sulla salita prospiciente al cimitero, tuttavia, il carro si ferma. Lāautista scende dalla vettura, ma ecco che la macchina inizia ad andare indietro. Panico. Il parroco, per evitare che il carro vada in discesa cerca inizialmente di rallentarlo. Poi tenta di sterzare il volante. Lāesito ĆØ nefasto: il carro prima si schianta contro un albero, per poi andare giù per la scarpata.
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Il prete e il carro funebre: Il racconto del sacerdote. Ma cosa ĆØ successo al feretro?
A raccontare il fatto ai cronisti romagnoli e a tutti ĆØ stato proprio il prete, don Renato Serra. Il rocambolesco avvenimento, degno incipit di una delle migliori barzellette, ha visto impulsivitĆ ma anche tanta fortuna.
āLa corsa della vettura ĆØ terminata oltre la scarpataā, racconta il prete, āma non si ĆØ ribaltataā. Il prelato, come si ĆØ evinto dalla storia, non ha subito danni: āPersonalmente non ho avuto paura, ma quando sono sceso ho visto che i presenti erano tutti molto spaventatiā. E il feretro? Fortunosamente, se non miracolosamente, intatto. āCome se nulla fosse successo, abbiamo terminato la funzione di benedizione della baraā.
Il gruppo ha quindi ringraziato la Madonna, san Giuseppe e san Vicinio, affidando loro il defunto. Nessun problema, insomma. Ma il viaggio nellāaldilĆ del povero Lino inizia in modo rocambolesco. Che strappa paura ma anche un sorriso.