Casa della camorra – Avere finalmente una casa popolare e vedersi minacciata perché “questa casa è della Camorra“. È quanto successo a una donna napoletana alla quale il Comune di Napoli aveva assegnato un alloggio popolare nel quartiere Fuorigrotta di Napoli. L’alloggio è situato in via Leopardi. Andiamo a vedere cosa è successo.
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“Questa casa è della Camorra”: i Carabinieri fanno partire le indagini
Questa mattina i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Napoli hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Napoli e dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria emessa dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Napoli su richiesta della locale Procura nei confronti di 2 persone. I due indagati, marito e moglie, sono indiziati di violenza privata aggravata dal metodo mafioso.
Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, hanno permesso di accertare che una donna, dopo aver ricevuto in assegnazione dal Comune di Napoli l’alloggio di Fuorigrotta confiscato alla camorra, era stata minacciata più volte dai due indagati affinché non lo occupasse.
Si è venuto poi a scoprire che gli indiziati erano legati da vincoli di parentela col mafioso pluricondannato a cui la casa apparteneva precedentemente. La donna, che in un episodio è stata anche intimidita con l’uso di una mazza da baseball, veniva costretta quindi a rinunciare all’alloggio accettandone un altro.
La donna però non si è persa d’animo e ha documentato tutte le minacce in un video. Con questo video si è presentata ai Carabinieri e ha fatto partire le indagini.
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Casa della camorra: i Carabinieri fanno partire le indagini
Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari; sono ammessi mezzi di impugnazione. I destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunti innocenti fino a sentenza definitiva.